Uno dei luoghi più caratteristici da visitare nel centro di Milano è un edificio storico, manifesto dello stile Liberty.
In corso Venezia, a due passi dal Duomo di Milano, è stato edificato a cavallo tra la fine dell’800 e gli inizi del ‘900 uno storico palazzo in stile Liberty. Voluto dall’imprenditore Ermenegildo Castiglioni dopo aver ereditato dal nonno una notevole fortuna.
Il progetto prevedeva la costruzione di un edificio completamente diverso da quelli già presenti a Milano. Incaricò l’architetto Giuseppe Sommaruga, famoso proprio per la sua originalità. Costruito su tre piani, presenta una facciata sulla strada e una sul giardino.
Staccati dal corpo principale altri blocchi che costituivano le scuderie e la rimessa. Il basamento è di bugnato grezzo che ha la forma naturale delle rocce. Le altre decorazioni presenti riprendono lo stucco in stile settecentesco.
Le tante lavorazioni artistiche ed artigianali seguirono lo stile Liberty tipico dell’epoca. Degli arredi interni, purtroppo, non è rimasto nulla. Durante la seconda grande guerra, gli americani li utilizzarono come legna da ardere.
Museo del Liberty
Si sono salvate soltanto le decorazioni in ferro battuto e le varie lampade e lampadari. Nel 1957 venne posto sotto vincolo monumentale. Qualche anno dopo il palazzo divenne la sede dell’Associazione Calcio Milan. Qui ci rimase fino all’anno successivo, quando si spostò in via Turati.
Più tardi gli eredi della famiglia si videro costretti alla vendita del palazzo a causa dei costi di manutenzione troppo elevati. La nuova proprietà trasformò l’edificio al fine di ospitare una serie di uffici.
L’architetto Eugenio Gerli e l’ingegnere Giorgio Keffer firmarono il progetto mantenendo inalterate alcune sue parti. La studiosa del Liberty, Rossana Bossaglia, si oppose al progetto chiedendo alla Soprintendenza di non rilasciare l’autorizzazione destinando l’edificio a museo del Liberty.
Ma il progetto, dopo varie lettere con l’Unione del Commercio, venne approvato. Oggi ospita ancora la sede dell’Unione Commercianti del capoluogo lombardo. Gli interni presentano ancora lo stile dell’epoca.
Si può passeggiare, infatti, tra putti, nastri, motivi floreali e chiavi di violino. Da ammirare la Sala dei Pavoni decorata con gli stucchi. L’altro nome con cui è conosciuto il palazzo dai milanesi è Ca’ dei Ciapp.
Una volta, infatti, accanto al portone d’ingresso c’erano due statue che raffiguravano due donne nude messe di spalle. Rappresentavano l’allegoria della pace e dell’industria. Dopo diverse lamentele da parte dei cittadini milanesi, vennero rimosse.
Statue rimosse
Al loro posto furono inseriti dei motivi floreali che richiamavano lo stile dell’epoca del palazzo. Le statue sono, oggi, nel giardino della clinica Columbus. Anche questo edificio, ubicato in via Buonarroti, fu progettato dall’architetto Sommaruga.
Palazzo Castiglioni è una sede istituzionale e, in alcune sale, ospita, durante l’anno, eventi e mostre di vario genere.