Università in Italia, quanto spendono i fuori sede: i costi inaspettati

In Italia possiamo vantare i migliori atenei d’Europa per l’istruzione. Quanto costa però ad un fuorisede andare all’Università in Italia.

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Università in Italia – viaggi.nanopress.it

Nonostante i problemi con i corsi a numero chiuso, i ritardi nelle sessioni di esami, il costo degli istituti privati, in Italia vantiamo tra i migliori atenei in Europa e nel mondo. Anche alcune delle nostre facoltà sono invidiate all’estero. Basti pensare a Giurisprudenza a Bologna, o a prestigiosi istituti come la Normale di Pisa. Oggi vediamo però i costi dell’istruzione nel nostro paese.

Università in Italia, i costi per chi viene da fuori

Ogni anno migliaia di giovani nel nostro paese scelgono di proseguire gli studi scegliendo uno dei numerosi atenei che abbiamo nella nostra penisola. Nonostante il fenomeno dei cosiddetti “cervelli in fuga”, studiare in Italia è ancora considerato un privilegio. E questo nonostante i costi.

In base al corso prescelto molti sono infatti spesso costretti a spostarsi e questo comporta chiaramente una serie di costi aggiuntivi. L’Università in Italia infatti può essere molto onerosa. Lo svela un recente report dell’Unione degli universitari meglio nota come UDU, messo a punto insieme alla Federconsumatori.

Ebbene solo negli ultimi due anni si registra un aumento anno non indifferente che mette in seria difficoltà chi viene da fuori.  Pare che in generale i costi rispetto all’inizio della pandemia siano aumentati fino a 5000 euro in più. Annualmente uno studente che vive nella città dove si trova il suo ateneo spende sui 9.300 euro.

Addirittura parliamo di 10.200 euro per chi opta per l’opzione pendolare e quasi 18.000 euro per ch è completamente fuorisede.

Le spese per lo studio

Quando si parla di costi naturalmente il primo problema da prendere in considerazione è quello relativo alla tasse di iscrizione. Se vi trovate al nord si parla di costi che vanno dai 900 ai 1400. Addirittura in Lombardia si parla anche di cifre che arrivano fino ai 3900 euro.

Naturalmente agevolazioni esistono, ma solo per chi dimostri di avere un Isee familiare sotto i 22.000 euro. Essere uno studente che vive fuori significa inoltre calcolare le spese per l’alloggio. Si arriva a spendere secondo il report dai 350 a 650 euro al mese solo per l’affitto. Una spesa che naturalmente sale inserendo una serie di costi aggiuntivi come spese condominiali, bollette, spesa, e tutte le voci accessorie per vivere lontano da casa.

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Studiare da fuorisede – viaggi.nanopress.it

Ci sono inoltre i costi per un corretto svolgimento della vita universitaria, libri, materiale vario per lo studio, i cui prezzi sono diversi in base alla facoltà prescelta. I costi lievitano nel caso di facoltà informatiche o scientifiche, come Medicina, i cui testi sono tra i più costosi. Bisogna poi considerare i costi per fare ritorno a casa. Durante le festività possono essere un vero incubo, ma anche il resto dell’anno non è semplice. Le statistiche ci parlano di circa 600 euro l’anno al nord, 300 per il sud.

E le agevolazioni? Si può provare a richiedere una borsa di studio che può aiutare con l’esonero dalle tasse e con l’aiuto per il posto letto. Si può arrivare a risparmiare fino a 7000 euro l’anno. Naturalmente i requisiti per accedervi sono diversi, e variano dall’Isee al merito, passando per diversi altri criteri che variano in base all’ateneo prescelto e alla distanza da casa.

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