È successo di nuovo: una voragine naturale si è aperta in Turchia. O meglio, un sinkhole per usare termini tecnici. E questa parola l’abbiamo sentita spesso negli ultimi anni, durante i quali enormi crateri si sono aperti spontaneamente nel terreno in varie parti del mondo. La terra è collassata creando immensi buchi di varie decine di diametro e profondi anche diverse centinaia di metri.
Questa volta è successo nei pressi della città turca di Erzincan: una voragine larga 5 metri e profonda 30 si è aperta nel terreno di una fattoria. Haydar Kaya, proprietario della terra, ha informato l’ufficio del governatore; il quale ha inviato una commissione di tecnici e esperti direttamente dall’università di Erzican per investigare sulla faccenda. Per evitare incidenti questi hanno prontamente messo al sicuro la voragine circondandola di filo spinato e protezioni di cemento. Il fattore si è dichiarato stupito del verificarsi di questo fenomeno.
Già, ma come è possibile che la terra crolli così improvvisamente lasciando un enorme buco al suo posto? È presto detto: un fenomeno del genere avviene in terreni soggetti ad attività carsiche. In pratica, dove l’acqua ha delle proprietà chimiche particolari da esercitare un’azione su particolari tipi di rocce e terra chiamata di “dissoluzione”, che erodendo la materia a poco a poco la porta in casi come questi a un tale punto critico. In molti casi la grande voragine non è visibile perché si crea sotto delle superfici acquatiche: l’esempio più eclatante è l’incredibile Great Blue Hole nel Belize. Nei casi opposti, invece, le stesse acque possono generare il fenomeno inverso, quello detto di “precipitazione”: l’accumulo di sostanze chimiche produce formazioni come stalattiti e stalagmiti.
La voragine apertasi adesso in Turchia non è niente in confronto a quelle che abbiamo visto crearsi negli ultimi due anni. Lo scorso gennaio un sinkhole si è aperto in Russia nel Daghestan, talmente profondo da non riuscirsi a intravederne la fine. Ma sicuramente la più celebre è la voragine di Guatemala City: creatasi in pieno centro cittadino, è uno degli spaventosi danni creati dalla tempesta Agatha che ha colpito la città nel 2010 causando centinaia di vittime. Larga 15 metri, sembra sprofondare nel nulla, e vista dall’alto ha un effetto incredibile: un buco perfettamente circolare circondato dagli edifici pericolosamente in bilico sul suo bordo. E in Italia? L’Istituto Superiore per la Ricerca e la Protezione Ambientale ha compilato una mappa dei sinkhole del nostro paese: 804 in tutto. Il più grande si trova in Toscana, e ha un diametro di 250 metri. Le tre regioni che ne presentano di più sono Lazio (181), Campania (99) Abruzzo (78).
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