Un hotel di spazzatura a Roma: Save the beach

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Avete mai considerato di rinunciare alla comodità e alla pulizia di un hotel a quattro stelle per immergervi in una esperienza di soggiorno alternativa?
Se siete tanto impavidi da provare qualcosa di estremo, e sicuramente difficile da dimenticare, non potete perdere il nuovo hotel fatto di spazzatura, che entrerà a far parte degli hotel più strani del mondo e che sarà pronto ad ospitare la clientela dal 3 al 6 giugno a Roma.

L’idea nasce in occasione della Giornata Internazionale della Terra, che si celebrerà il 5 giugno e si serve di una materia prima molto speciale, i rifiuti raccolti dalle spiagge europee, nell’ambito dell’iniziativa Save The Beach, lanciata dalla Corona nel 2008. L’intento principale dell’iniziativa è certamente quello di promuovere la salvaguardia e il recupero delle spiagge, è stato richiesto l’aiuto di tutti i cittadini europei per segnalare sul sito di Corona Save the Beach le spiagge abbandonate al degrado e alla sporcizia. A fine agosto la spiaggia più votata dal popolo del web verrà poi ripulita. L’‘hotel monnezza’, così potremmo chiamarlo simpaticamente, oltre ad essere originale è un simbolo allarmante, poiché rappresenta ciò che potrebbe succedere alle nostre spiagge se continueremo a non rispettarle.Il progetto è ideato e progettato dall’artista tedesco Schult, uno dei maggiori esponenti della scena artistica mondiale e tra i primi ad affrontare il tema degli squilibri ecologici.
E così dal tre al sei giugno, proprio di fianco a Castel Sant’Angelo, i rifiuti già raccolti sulle spiagge europee prenderanno la forma del Corona Save the Beach Hotel, un hotel di centocinquanta metri quadrati distribuiti su due piani. In tutto cinque stanze ‘arredate’ in modo impeccabile e quattro bagni. Chiunque sia sensibile alle tematiche ambientali, e ansioso di prendere parte a questo esperimento, potrà farlo, spiegando le motivazioni che lo portano a voler dormire nell’hotel tra i più verdi mai costruiti, partecipando così ad una serie di concorsi organizzati attraverso il sito web di Corona Save the Beach e la fan page di Facebook, e aggiudicarsi così una notte in un hotel unico al mondo.

4 commenti su “Un hotel di spazzatura a Roma: Save the beach”

  1. bell’idea…chissà se faranno pagare la tassa di 10 euro anche ai turisti che vanno all’hotel monnezza?????

  2. L’opera di Shult sarà il simbolo di cosa rischia di diventare il nostro pianeta se non si investe su politiche ambientaliste…
    Per chi sta a Roma da oggi fino al 6 giugno sarà possibile visitarlo

  3. Spero che anche altre aziende adottino campagne promozionali incentrate sulla sensibilizzazione problemi ecologici.
    La Corona è sfortunatamente una delle poche che già da qualche anno adotta questo stile

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