Un castello da mille e una notte nel cuore della Svizzera. Proprio tra le sue mura sono custodite storie affascinanti che non si possono non conoscere.
Quando immaginiamo il regno delle fiabe è inevitabile correre con la fantasia e creare nella nostra mente un mondo fatato dove a dominare su tutto è un imponente castello.
I castelli sono regali, magici e incantevoli. Ogni volta che ne vediamo uno pensiamo a come possa essere stato bello vivere tra le sue mura e a quali grandi storie possa ancora custodire al suo interno.
A celarne di interessanti è uno dei castelli più visitati della Svizzera, una fortezza sospesa tra l’acqua e il cielo.
Un castello da mille e una notte nel cuore della Svizzera: il castello di Chillon
Non è solo una delle mete più richieste della Svizzera, ma è anche e sicuramente uno dei più romantici castelli al mondo.
Parliamo del Castello di Chillon, un posto magico e fiabesco che sorge sulle sponde del lago di Ginevra. Si trova su un isolotto roccioso a pelo sull’acqua, tanto da sembrar fluttuare tra il lago e il paesaggio circostante.
Già la sua posizione, quindi, gli conferisce quel tocco fatato incrementato ancora di più dalla bellezza dalle montagne che lo circondano.
Il suo fascino attira ogni anno circa 340 mila visitatori provenienti da ogni parte del mondo: non a caso il castello di Chillon è il monumento storico più visitato del Paese.
La sua origine risale al XI secolo, ma la struttura che vediamo oggi è il frutto di una serie di interventi architettonici che lo hanno interessato nel corso del tempo. Le sue fattezze sono tipicamente medievali: è costituito infatti dal ponte levatoio, dai camminamenti e dalle torri di avvistamento sul lago.
Il maniero fu proprietà dei Savoia fino al 1200 circa, e in seguito passò per le mani dei Bernesi e dei Vodesi. Sotto il dominio bersene, in particolare, il castello venne utilizzato, oltre che come fortezza, anche come prigione.
A trasformare il castello da sobria fortezza a sontuoso palazzo fu l’architetto personale di Pietro II di Savoia, Pieree Mainier. Costui ne ridisegnò gli interni pur mantenendo la funzione difensiva del maniero. A dimostrazione di ciò vi è la presenza ancora oggi del mastio dalla cui sommità su può ammirare una vista unica sul lago e su tutto il circondario.
La sua posizione strategica tra Italia, Francia e Svizzera ha fatto sì che da queste parti passassero un tempo le milizie che, grazie ai pagamenti dei dazi, contribuirono ad arricchire il castello. Persino l’imperatore Claudio e il grande Napoleone passarono da qui.
Gli interni del castello da mille e una notte
Il castello di Chillon è costituito da 25 edifici e 3 cortili circondati dalle mura di cinta. La parte rivolta verso il lago era l’antica residenza dei principi, mentre quella più interna costituiva la fortezza vera e propria.
Ad accogliere i visitatori è un meraviglioso giardino tra il quale si snodano i sentieri che conducono all’interno. Una volta dentro, le sale del castello sono a dir poco bellissime. Tra queste quelle degne di nota sono in particolare le camere al piano superiore, caratterizzate da splendide finestre gotiche e affreschi.
Meritano una visita anche:
- la Camera da letto bernese, con le decorazioni originali del 1580;
- la Sala delle Armi, con il suo camino, le finestre sul lago e gli stemmi;
- la Camera del Signore con la sua struttura originale del XIII-XIV secolo e i suoi meravigliosi dipinti;
- la Cappella decorata del XIV;
- la Sala Grande del Conte, caratterizzata dalle colonne di marmo nero, da un bellissimo soffitto a cassettoni del XV secolo e dalle finestre vista lago.
Nonostante non siano le parti più belle e spettacolari del castello, sono le sue viscere ad attirare la maggior parte dell’afflusso di visitatori. Il sottosuolo, infatti, rappresenta il luogo che ha fatto da sfondo al celebre poema di Lord Byron “Il prigioniero di Chillon”.
Protagonista del racconto è François Bonivard, il carcerato che ha ispirato lo scrittore inglese e che nel 1500 per 6 anni è stato rinchiuso nelle profondità del castello legato al quinto pilastro dei sotterranei.
La storia del prigioniero di Chillon: tra mito e realtà
Nel 1816 Lord Byron raggiunge il Lemano in seguito al suo esilio a causa di un divorzio. Si innamora di questa regione e decide di rimanerci, fino a quando un giorno giunge nei pressi del castello di Chillon, già noto, e lo visita.
Durante la visita viene a conoscenza della storia del carcerato e ne resta talmente affascinato da decidere di scrivere il suo poema “Il prigioniero di Chillon”. Nell’opera Byron descrive i sentimenti del prigioniero tramite una narrazione in prima persona.
Il prigioniero protagonista del poema è subito molto amato dal pubblico, tanto da diventare il personaggio romantico per eccellenza. Ma chi era realmente François Bonivard?
François Bonivard era un nobile savoiardo, realmente vissuto, che finì in galera per il suo patriottismo e le sue posizioni anti Savoia.
Dopo i primi anni di prigionia caratterizzata da un trattamento piuttosto umano, egli stesso racconta nei suoi scritti di essere stato calato nei sotterranei del castello, a una profondità maggiore del lago stesso, dove le orme dei suoi passi rimasero impresse nella roccia.
Tuttavia di queste impronte non c’è mai stata traccia. Ma la vita del prigioniero resterà degna di quella di un protagonista da romanzo anche dopo la sua scarcerazione.
Dopo la liberazione François Bonivard visse per 30 anni a Ginevra e, tra le mille peripezie, finì per essere giudicato come un libertino per via dei suoi quattro matrimoni e della sua vita piuttosto movimentata. Come se non bastasse, la sua quarta moglie sarebbe addirittura stata condannata e annegata per adulterio.
Come visitare il castello di Chillon
Il castello di Chillon è aperto al pubblico visitabile tutti i giorni. I pacchetti proposti sono diversi. Si può optare per il tour con guida in costume medievale, per quello seguito da degustazione di vini oppure per quelli approfonditi o a tema romantico.
Inoltre su prenotazione è anche possibile festeggiare qui il compleanno dei più piccoli, organizzando cacce al tesoro e altre divertenti attività per bambini.
Per le prenotazioni e per visionare gli orari disponibili basterà visitare il sito ufficiale del castello.