In Italia, esiste un bosco incantato che è diventato Patrimonio dell’Unesco. Il motivo è davvero strabiliante e vale il viaggio.
Il nostro Paese è ricco di boschi, da Nord a Sud. Qui troviamo paesaggi affascinanti, i colori della natura lussureggiante e incontaminata, la luce che filtra e rende tutto più magico e misterioso.
Ogni bosco è un piccolo angolo di paradiso, un luogo unico e da preservare, dove la natura cresce rigogliosa e dove il passaggio dell’uomo non è ancora così evidente.
Ci sono boschi però che catturano l’attenzione più di altri, per la loro unicità e particolarità. Come questo bosco che si trova nel cuore delle Dolomiti, e che rapì anche il cuore del celebre musicista Antonio Stradivari.
Il motivo è una singolarità di questo bosco, che lo rende unico e diverso da qualsiasi altro bosco. Ecco la storia di questo luogo e perché visitarlo.
Foresta di Paneveggio, il bosco incantato che “suona”
Ci troviamo sulle Dolomiti, dove le vette si alternano a valli verdeggianti e ricche di vegetazioni, dando vita a luoghi magici e straordinari.
Qui, in Val di Fiemme, ci troviamo di fronte ad un vero paradiso naturalistico, con laghi, Parchi Naturali, e le celebre cime e guglie che sono diventate anche Patrimonio dell’Unesco. Un paesaggio incantato dove si respira un’atmosfera magica e irreale, l’ideale per vivere una vacanza all’insegna della natura e del relax.
Un luogo dove perdersi tra specchi d’acqua e cime maestose, da vivere con la famiglia per momenti indimenticabili di svago in questo posto unico al mondo.
Ma c’è un luogo ancor più magico, dove i cervi vivono indisturbati e dove si può rimanere a bocca aperta dalla bellezza della natura. E’ il Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino, dove oltre a ponti tibetani e animali che vivono indistrurbati, possiamo trovare la Foresta di Paneveggio, chiamata anche il Bosco che “suona”.
Si tratta di un bosco di abeti rossi, alti fino al cielo, un luogo mozzafiato che ha rapito il cuore di milioni di visitatori, ma anche quello del celebre musicista Antonio Stradivari.
Il luogo amato da Antonio Stradivari
Il noto liutaio passeggiava spesso in questo bosco e se ne innamorò, e non solo per la sua impressionante bellezza. Infatti, la risonanza perfetta del legno di questi alberi, gli sembrò il materiale perfetto per un liuto.
Da qual giorno, tutti i più grandi liutai usarono il legno di questi abeti rossi per costruire il proprio liuto. Una tradizione che viene mantenuta ancora ad oggi dai maestri liutai.
Ecco perché questa foresta viene chiamata da tutti il Bosco che suona, o la Foresta che suona, e ancora oggi qui la musica e la natura sono unite in un filo indissolubile, un amore che viene celebrato ogni anno.
Proprio in onore della collaborazione tra musicisti e boscaioli, ogni anno viene organizzato un festival ad alta quota chiamato I Suoni delle Dolomiti, dove arrivano musicisti da ogni parte del mondo.
Oltre al festival, qui si celebra poi il Battesimo degli Alberi, un altro momento molto suggestivo. I musicisti provenienti da tutto il mondo infatti, in questo giorno scelgono il loro abete e suonano per loro un brano che verrà custodito nel bosco.
Visitare questo bosco incantato è davvero un’esperienza magica, da vivere almeno una volta nella vita, per poter essere travolti dalla natura e dalla musica che qui hanno suggellato il loro amore per sempre.