Trovano un capodoglio in spiaggia, all’interno dell’intestino scoprono un tesoro

Un capodoglio in spiaggia da il via ad una interessante scoperta. Un vero tesoro all’interno del suo intestino.

Capodoglio in spiaggia
Capodoglio in spiaggia – viaggi.nanopress.it (Foto: ANSA)

Uno dei mammiferi marini più grandi ed importanti dell’intero pianeta. I capodogli sono animali stupefacenti, dall’aspetto incredibile. Nella storia che raccontiamo oggi, uno di questi esemplari è al centro di una scoperta molto interessante. Un tesoro vero e proprio che ha lasciato sbalorditi i suoi stessi autori. Scopriamo insieme dove è accaduto.

Un capodoglio in spiaggia rivela un tesoro nel suo intestino

Ha un aspetto che può sembrare minaccioso, così come minacciosa è la sua grandezza. Il capodoglio appartiene alla famiglia degli Odontoceti. E può arrivare a misurare addirittura fino a 18 metri di grandezza. La sua caratteristica peculiare è l’enorme testa che lo rende immediatamente riconoscibile.

I capodogli sono animali molto intelligenti e dalle spiccate doti di caccia. Basti pensare che possono immergersi in profondità fino anche a 3000 metri. Purtroppo in passato sono stati al centro di sessioni di caccia intensiva, rischiando addirittura di far scomparire questa specie.

A loro tutela oggi esistono delle leggi internazionali e gli sforzi di numerose associazioni stanno influendo positivamente, nella preservazione di questi affascinanti animali. Un’altra caratteristica che li rende così particolari è l’ambra grigia.

un-capodoglio-in-spiaggia
Un capodoglio in spiaggia – viaggi.nanopress.it

Si tratta di una sostanza che viene prodotta direttamente dall’intestino di questi animali, che viene impiegata per creare profumi. Si forma per via biliare, come protezione delle mucose intestinali, avente funzione digestiva dei resti dei molluschi di cui si nutrono.

Questa sostanza si compone di ambreina, che ha un forte odore generato da un feromone. I capodogli sono soliti espellerla in due modi non molto gradevoli: o attraverso le vie fecali, o tramite vomito. In quest’ultimo caso quando parliamo di grandi quantità.  Quanto espulso dall’animale si trasforma in una massa solida galleggiante. Questa poi viene rintracciata sulla costa. Non è raro trovarla in India o nelle zone dell’Africa Orientale.

Ebbene questa sostanza se seccata al sole, ha un profumo buonissimo, e in cosmetologia viene spesso utilizzata per fissare gli odori.

Il capodoglio al largo delle Canarie

E infatti la notizia di oggi riguarda proprio l’ambra grigia. Un capodoglio in spiaggia, nella zona di Las Palmas alle Canarie, è il protagonista di questo incredibile ritrovamento. L’autore si chiama Antonio Fernandez Rodriguez. Merito suo se ben 10 chili di ambra grigia sono stati recuperati sulla spiaggia.

L’animale si trovava in questa zona ed è stato rinvenuto morto. Rodriguez, capo dell’Istituto di salute animale e sicurezza presso l’Università di Las Palmas, nel tentativo di comprendere le cause del decesso, ha controllato il colon, facendo questa incredibile scoperta. Una massa solida tra i 50 ed i 60 centimetri di diametro.

Il team ha immediatamente compreso di cosa si trattasse, ma ha preferito prima procedere ad una ispezione accurata per confermarlo. Ora sembra che quanto ritrovato valga addirittura 500 mila euro. In alcuni stati il commercio di questo prezioso materiale è non permesso. Questo per evitare una caccia intensiva a questi animali.

Questa volta l’animale è morto ancora prima di poter espellere l’ambra, dunque si sta procedendo all’autopsia per comprendere la cause del decesso. L’utilizzo di questo prodotto nell’industria profumiera risale a moltissimi anni fa.

In passato era utilizzata come se fosse un incenso, dunque bruciata. Viene addirittura citata ne Il Milione di Marco Polo e da Herman Melville in Moby Dick. Attualmente l’industria cosmetica è alla ricerca di un’alternativa sintetica, che sia in grado di replicare l’incredibile ed inconfondibile profumo.

capodoglio-1
Capodoglio – viaggi.nanopress.it

Ma se il commercio dell’ambra è vietato, ora cosa ne sarà di questi 10 chili ritrovati alle Canarie? La soluzione è molto più semplice di quanti si pensi. L’istituto che ha curato la sua raccolta, ha già fatto sapere che il materiale sarà presto messo in vendita per l’incredibile valore di 500 mila euro. Quanto ricavato verrà devoluto alle vittime del vulcano de La Palma, che nel 2021 causò più di 800 milioni di euro di danni, distruggendo abitazioni private e molte attività commerciali.

Impostazioni privacy