Mentre in superficie la città brulica di esistenze frenetiche e il ticchettio penetrante dei tacchi sull’asfalto incede senza tregua, proprio sotto il manto stradale, nell’utero dell’antica capitale sabauda regna il silenzio. Oltre che magica Torino è sotterranea e vale la pena scoprirla in un tour inquietante delle sue profondità nascoste, in cui si intrecciano cunicoli, vie strettissime e gallerie interminabili.
Partendo dal Museo civico Pietro Micca, discendendo sotto il livello della strada, ci si addentra in una serie di lunghe gallerie, che furono volute da Emanuele Filibero di Savoia e vennero realizzate intorno al XVIII secolo, come misura difensiva dagli attacchi francesi. Si tratta di oltre 14 km di gallerie, disposte su più livelli, a profondità che oscillano dai 6 ai 14 metri. Questi angusti cunicoli, venivano utilizzati dai soldati per rifugiarsi e attaccare i nemici, sovente erano anche impiegati come magazzino per le armi e la polvere da sparo, trasformandosi a tutti gli effetti in potenziali e gigantesche bombe a orologeria. Ed è proprio qui che il soldato Pietro Micca andò incontro alla morte, a seguito di una forte esplosione.
Successivamente, durante l’epoca della seconda guera mondiale, questo reticolato sotterraneo di passaggi segreti venne utilizzato come ricovero antiaereo, l’unico metodo conosciuto per sfuggire ai bombardamenti.
Ma oltre a questo coagulo di cunicoli oscuri, Torino custodisce sotto il manto grigio della strada, i cosiddetti ‘infernotti’, ovvero una serie di passaggi sotterranei, utilizzati inizialmente per lo stoccaggio degli alimenti e successivamente sfruttati dagli stranieri, in tempo di guerra, per raggiungere le chiese, alle quali erano collegati, per chiedere il diritto d’asilo.
Sotto le fondamenta di Porta Palazzo invece, esistono delle spettacolari e immense ghiacciaie: costruite a forma di maxi imbuti, sono in grado di contenere enormi quantità di ghiaccio. Sono davvero suggestive!
Infine Torino nasconde, tra le pieghe delle sua terra, le celebri grotte alchemiche. In passato, si discendeva in queste famose grotte, nient’altro che passaggi sotterranei dalla potente valenza magica, passando dalla cripta della SS. Annunziata e dai sotterranei di Palazzo Madama. Si racconta che qui discesero personaggi illustri del calibro di Nostradamus, Paracelso e Cagliostro, mentre un grande mago, Apollonio di Tyana, nel 93 d.C., nascose nella terza Grotta Alchemica, un talismano molto potente. Anche gli stessi Savoia conoscevano bene questi luoghi, Emanuele Filiberto ad esempio, aveva fatto costruire un laboratorio alchemico, nei sotterranei di Palazzo Madama, dal quale accedeva direttamente alle Grotte Alchemiche.
Se l’altra faccia di Torino vi ha colpiti, non vi resta che avventurarvi in un uno dei tanti tour che le varie agenzie organizzano, perché l’unica cosa che non potete fare è andare da soli.