Anche se New York è la città più sicura degli Usa, il ricordo dell’attentato alle Torri Gemelle è ancora vivo nella mente non solo degli abitanti della Grande Mela, ma di tutti quelli che l’11 settembre del 2001 hanno iniziato a sentir parlare ogni giorno di terrorismo e attentati.
A poca distanza di tempo dalle polemiche per la costruzione di una mosche a Ground Zero, la tv americana Fox News ha annunciato che l’Europa, e di conseguenza anche l’Italia, sarebbero nuovamente nel mirino dei terroristi: a questo proposito, per minimizzare i rischi anche se non il panico, l’intelligence statunitense ha stilato una lista di luoghi potenzialmente pericolosi dove potrebbero avvenire gli attacchi. Monumenti, punti nevralgici ma soprattutto luoghi solitamente molto affollati sarebbero i preferiti dagli attentatori, la cui lista di ‘location’ spazierebbe dalla Porta di Brandeburgo a Berlino alla Torre Eiffel di Parigi. E per quanto riguarda l’Italia? Anche nel nostro Paese ci sono una serie di città e luoghi che, per la loro posizione geografica e la capacità di attirare il maggior numero di persone possibile, costituiscono una vera e propria mappa della paura. Secondo il giornalista del Corriere della Sera Guido Olimpio, il primo obiettivo italiano dei terroristi islamici è l’aeroporto romano di Fiumicino: ‘In Italia il rischio maggiore di attentati terroristici è concentrato in alcuni luoghi simbolo, obiettivi preferiti dalle cellule di Al Quaeda perchè conosciuti in tutto il mondo’, ha spiegato il giornalista durante un’intervista. Obiettivi sensibili, quindi, potrebbero essere la Basilica di San Pietro, il Colosseo, così come i palazzi istituzionali e quelli di governo: ma Olimpio non esclude anche alberghi o altri luoghi frequentati da molte persone, come è già successo recentemente a Mumbai, in India. Ovviamente rimangono costantemente sotto osservazione anche le sedi di ambasciate estere, come Villa Gernetto in Brianza di proprietà del premier Berlusconi, stazioni della metropolitana, quella di Milano in primis, e luoghi di culto come la Sinagoga di Roma, già vittima di un attentato nel 1982. Sembra difficile riuscire a evitare tutti i 13.664 punti minacciati nel nostro Paese, di cui 2.960 nella sola provincia di Torino: ponti, centrali elettriche e depositi di materiale radioattivo potrebbero richiamare l’attenzione dei terroristi. Una nuova lista da aggiungere a quella dei Paesi dove non andare in vacanza perchè ritenuti pericolosi.