Terrore in volo, si rompe il finestrino dell’aereo: passeggeri nel panico | VIDEO

Si rompe il finestrino dell’aereo e i passeggieri di un volo della Polish Airlines vanno letteralmente in panico. Il video dell’accaduto è diventato virale su Tik Tok.

Terrore in aereo
Terrore in aereo – viaggi.nanopress.it

Prendere l’aereo è spesso qualcosa che causa ansie e preoccupazioni. I passeggeri di un velivolo della Polish Airlines, in volo lo scorso agosto, ne sanno qualcosa. Quelli che hanno dovuto passare sono dei momenti che di certo nessun viaggiatore vorrebbe mai e poi mai dover vivere.

Un passeggero ha ripreso con il suo telefonino un finestrino dell’aereo, sul quale viaggiava da Varsavia a New York, completamente ricoperto di notevoli crepe. A questo punto scatta l’allarme tra tutte le persone a bordo le quali, tra urla e paura, richiamano l’attenzione del personale.

Si rompe il finestrino dell’aereo: il video

L’aereo in questione era un Boeing 787-8 della Polish Airlines che da Varsavia era diretto a New York.

Tristan, uno dei passeggeri testimoni, ha caricato un video su Tik Tok dove riprendeva il finestrino pieno di crepe e la paura dei viaggiatori in cabina. Sul suo profilo scrive:

“Ritorno al passato quando il finestrino del nostro aereo della Polish Airlines si è rotto e tutti sono andati fuori di testa.”

Il video dell’evento, accaduto lo scorso 20 agosto, è diventato in breve tempo virale raggiungendo oltre 8,4 milioni di visualizzazioni.

Fortunatamente, secondo il The Aviation Herald, sito specializzato in imprevisti e incidenti aerei, l’evento si sarebbe verificato in fase di atterraggio all’aeroporto John Fitzgerald Kennedy quando l’aereo si trovava già a circa 300 km a nord-est di New York. Una volta atterrato, il finestrino è stato subito sostituito e l’aereo è potuto ripartire dopo più o meno 5 ore per il volo di ritorno a Varsavia.

Secondo le dichiarazioni rilasciate dalla compagnia aerea, a essersi danneggiato in volo sarebbe stato solo uno degli strati interni, quello elettrofotocromatico, del finestrino che avrebbe ceduto a causa della forte pressione interna alla cabina dell’aereo. Nessun danno o pericolo concreto quindi per i passeggeri e per l’equipaggio.

Si rompe il finestrino dell’aereo: cosa sarebbe potuto accadere?

La maggior parte delle volte, come in questo caso, l’allarme risulta essere più grande del reale pericolo. E per fortuna. C’è da considerare il fatto che i finestrini degli aerei sono realizzati appositamente per resistere a impatti importanti e pericoli ben più gravi. Sono composti da più strati separati tra loro da patine d’aria in modo tale da incrinarsi, ma non cedere nel loro strato più esterno, proprio come è accaduto sull’aereo in questione.

Ma cosa sarebbe potuto accadere se a rompersi fosse stata la parte esterna del finestrino?

Il rischio più grave sarebbe stato la depressurizzazione dovuta alla differenza importante della pressione all’interno e all’esterno della cabina. In questo caso sarebbe stato necessario l’uso di mascherine d’ossigeno per tutti passeggeri a bordo perché questo evento può effettivamente causare perdita di coscienza e ipossia. Inoltre, il pilota sarebbe dovuto scendere di quota per riequilibrare la differenza di pressione.

Nei casi più tragici, si sarebbe anche potuto assistere alla decompressione esplosiva, un fenomeno per il quale l’aria all’interno del velivolo verrebbe risucchiata fuori in modo piuttosto violento: in questo caso i rischi sarebbero stati davvero seri.

L’aereo della Polish Airlines aveva già avuto un precedente

Sembrerebbe proprio che il Boeing 787-8 protagonista di questa vicenda non sia poi del tutto nuovo a vicende spiacevoli. Lo scorso 4 gennaio, infatti, mentre era diretto a Varsavia da Seoul, poco prima dell’atterraggio il personale avrebbe sentito odore di bruciato provenire da un finestrino.

Nonostante la compagnia abbia poi deciso di cambiare una delle valvole di ricircolo dell’aria, ritenuta responsabile dell’anomalia, dopo diversi controlli da parte di ingegneri e manutentori non sarebbe stato possibile risalire alla causa reale del problema.

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