Tassa di soggiorno a Berlino dal 2013: protestano gli albergatori

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Potrebbe essere introdotta nel 2013 la tassa di soggiorno a Berlino: un provvedimento di cui si inizia a discutere seriamente nella capitale tedesca, la terza più visitata in tutta Europa. Se si deciderà per il sì, la conseguenza sarà un aumento delle tariffe alberghiere del 5 per cento: tenendo conto che nel 2010 le notti che i turisti hanno trascorso a Berlino sono state 20 milioni, è facile capire che per le casse comunali il guadagno c’è ed è pure ingente.
Ormai la moda della tassa di soggiorno, con tutto il suo strascico di polemiche, spopola anche in Italia: si parla di una tassa di soggiorno a Milano dal 2012, mentre a Roma e Venezia è già entrata in vigore. E come c’era da aspettarsi, non tutti si dichiarano d’accordo con la tassa di soggiorno nelle città culturali: le associazioni di albergatori sono sul piede di guerra, ma sembra che la tendenza sia ormai incontrovertibile.

Se Berlino decidesse di applicare la tassa di soggiorno, il guadagno per le casse cittadine dovrebbe ammontare a 20 milioni di euro: una bella cifra, che l’amministrazione utilizzerebbe per rinnovare e restaurare i musei e organizzare nuovi eventi culturali. Vero è che Berlino è una città dal divertimento low cost amatissima dai turisti, quindi la tassa in questione non dovrebbe rappresentare un freno al flusso di arrivi. Anche perchè i prezzi in città sono economici, la vista culturale è attivissima, i mezzi pubblici funzionano alla perfezione e gli spazi verdi abbondano.
Insomma, continuate a visitare Berlino: se la serietà tedesca investirà il ricavato della tassa di soggiorno in servizi per tutti, ne guadagneranno anche i turisti.

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