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In Belgio esiste una piccola cittadina chiamata Doel, che è stata totalmente abbandonata dai suoi abitanti, tuttavia col trascorrere del tempo, sono stati gli artisti da strada ad occuparla, trasformandola in un’autentica ‘mostra a cielo aperto’. La Street Art dunque, non è più prerogativa soltanto delle grandi metropoli, anche nei luoghi più sperduti del pianeta, c’è sempre un writer dietro l’angolo, pronto ad ‘imbrattare’, con la sua creatività, un muro, la facciata di un palazzo, oppure una saracinesca…
Doel è a tutti gli effetti una città fantasma, che si trova nella provincia belga delle Fiandre Orientali, all’estremo nord del paese.
La cittadina è disabitata da oltre 15 anni: a volerlo è stato il governo belga, il quale ha optato per il suo totale svuotamento, con lo scopo di consentire un ingrandimento ulteriore del porto di Anversa, che si trova nelle vicinanze.
Pensate, negli anni ’70 Doel contava poco più di 1300 abitanti, nel 2006 si erano ridotti a meno di 300. Il piano di allontanamento è iniziato nel 1999, da quel momento infatti la popolazione è diminuita drasticamente. Dal 2006, inoltre, molte case abbandonate sono state occupate, tuttavia non è possibile stabilire il numero preciso di coloro che vi abitano clandestinamente.
Con il trascorrere degli anni, la città si è svuotata dei suoi abitanti e contemporaneamente si è ripopolata di artisti da strada, che sin da subito, hanno iniziato a utilizzare qualunque tipo di muro, come fosse la tela di un pittore. E così, la piccola città, poco alla volta, è come se stesse rinascendo sotto nuove spoglie, quelle di una galleria d’arte a cielo aperto.
La notizia della città fantasma in Belgio sta rapidamente facendo il giro della rete, e i turisti sul luogo non stanno tardando ad arrivare. Anche i fotografi non si sono fatti attendere.
Jeremy Gibbs, alias Romany WG, è uno dei fotografi di esplorazione e di arte urbana più talentuosi della sua generazione. Anche lui incuriosito dal fascino oscuro di Doel, si è armato di macchina fotografica e obiettivi e si è precipitato sul luogo, dove ha realizzato un interessante reportage della città che non esiste ed è vestita soltanto dei suoi graffiti. Curiosate nella fotogallery qui sopra.