Un tesoro nascosto tra la sabbia egiziana è ora sorto in superficie grazie ai lavori di scavo di un team di archeologi. La sua scoperta si aggiunge alla lista degli ultimi grandi ritrovamenti in Egitto.
Non serve per forza essere appassionati di storia e archeologia per apprezzare l’arrivo di una nuova notizia del settore. Quando esperti e ricercatori si imbattono in scoperte e ritrovamenti di pezzi che rievocano il passato è infatti sempre una grande gioia.
Negli ultimi giorni si parla degli esiti interessanti di una ricerca condotta da un team di archeologi italo-egiziani. Ecco di che si tratta nello specifico.
Un tesoro nascosto in Egitto rivede oggi la luce
Durante la campagna di scavo nei pressi del sito di Tel Al-Maskhouta, nella provincia di Ismailia in Egitto, una squadra di esperti nata dalla collaborazione tra il Consiglio Supremo di Archeologia egiziana e il Cnr Istituto di Studi Antichi del Mediterraneo è stata la protagonista di un nuovo ritrovamento. I numerosissimi reperti rinvenuti sono ceramiche databili all’epoca egizia e a quella greco romana.
Si tratta di una scoperta inaspettata, ma allo stesso tempo di grande importanza che conferma le ipotesi che gli esperti avevano innalzato circa il luogo dello scavo.
Durante i lavori, infatti, gli archeologi avevano ipotizzato che in profondità avrebbe potuto trovarsi un’antica zona commerciale di una certa importanza per i popoli di un tempo. E così, dopo non molto le congetture si sono finalmente rivelate reali.
Reperti di un antico centro commerciale internazionale
I reperti ritrovati, la cui notizia si è diffusa solo in questi giorni grazie a Mustafa Waziri del Consiglio Supremo per l’Archeologia, appartenevano infatti a un centro commerciale di rilevanza internazionale per il trasporto delle merci e le comunicazioni tra il Mediterraneo e il Mar Rosso. Nei tempi passati, infatti, è risaputo che l’Egitto e il Canale Sizostris erano fondamentali per il commercio.
Il sito di Tel Al-Maskhuta aveva già attirato i ricercatori in passato. Proprio qui gli archeologi hanno individuato delle imponenti mura di cinta tramite la ricerca satellitare.
Le novità riportate alla luce di recente invece riguardano anche il ritrovamento di un corridoio un tempo probabilmente attraversato dai carri. Qui si pensa avessero le proprie postazioni anche alcune guardie le quali avevano il compito di riscuotere i pedaggi e i pagamenti delle tasse per importare o esportare le merci.
Un mondo ancora tutto da scoprire
L’antico Egitto non smette mai di far parlare di sé. Questa terra tanto antica quanto affascinante è infatti il paradiso per gli archeologi. Solo dall’inizio dell’anno a oggi le scoperte avvenute nei suoi siti archeologici hanno stravolto la storia e lasciato a bocca aperta tutti gli esperti del settore.
Ricordiamo a questo proposito, per esempio, i ritrovamenti:
- del papiro lungo 16 metri,
- delle quattro tombe e della mummia di circa 4.300 anni fa,
- del tunnel segreto della Piramide di Cheope,
- delle mummie di animali quali pecore, cani, mucche e capre.
Le autorità egiziane, annunciando con una certa regolarità queste continue scoperte archeologiche, sperano che questi avvenimenti oltre ad avere riscontri scientifici abbiano anche un ritorno in termini economici.
Il Paese si trova infatti in una situazione di grave crisi economica e per rialzarsi sta puntando tutto sul turismo, viste le meraviglie archeologiche e il grande fascino che questo territorio custodisce da sempre.