Il borgo che vanta una vista meravigliosa: in primavera è un’esplosione di colori

Nel cuore delle Madonie, in Sicilia, si trova un borgo dalla vista meravigliosa: è stato eletto borgo gioiello ed è uno dei più belli d’Italia.

borgo vista meravigliosa
Il borgo con una vista meravigliosa – viaggi.nanopress.it

Oramai è ufficiale e non si può più far finta di niente. La primavera, che in un primo momento si era mostrata timidamente, ora ha finalmente tolto il velo e si è decisa a lasciarsi ammirare in tutto il suo splendore.

I suoi colori, i suoi profumi e la sua vivace atmosfera ha praticamente invaso ogni cosa, anche le città che adesso si mostrano più colorate che mai.

Ma a diventare ancora più affascinanti sono i piccoli borghi d’Italia che da nord a sud dello Stivale si vestono di abiti dalle mille sfumature e indossano il profumo più bello: quello della natura che rinasce.

Un borgo dalla vista meravigliosa nel cuore delle Madonie: benvenuti a Gangi

In Sicilia, nel cuore delle Madonie, si trova un grazioso borgo che per anni è stato pluripremiato. Comune fiorito, Borgo gioiello, Borgo più bello d’Italia: Gangi è una vera e propria perla dell’entroterra siciliano tutta da scoprire.

A condurre verso questo piccolo paese dal fascino incredibile sono le curve sinuose delle Madonie e le campagne circostanti che in primavera mostrano il loro volto più bello.

Campagne di Gangi
Campagne di Gangi – viaggi.nanopress.it

Ulivi e mandorli in fiore colorano le vallate con le loro sfumature delicate, insieme ai tanti fiori di campo che contribuiscono ad arricchire la tavolozza di questo bel quadretto.

É proprio non appena si arriva al paese che si può ammirare uno dei suoi scorci più belli, esattamente dal Belvedere, il luogo dal quale poi si può proseguire a piedi per iniziare la visita di Gangi.

Cosa vedere a Gangi, borgo gioiello del palermitano

Il centro storico di Gangi è tutto un susseguirsi di vicoletti acciottolati sui quali si affacciano balconi fioriti e coloratissimi. Questo è uno di quei borghi che vanno visitati perennemente con il naso all’insù: ogni angolo di questo bellissimo paese è pieno zeppo di bellezza e meraviglia che vanno semplicemente ammirate.

Le principali attrazioni di questo borgo fiorito si trovano per lo più lungo nei dintorni del corso principale, Corso Umberto I. Ecco quindi le cose da non perdere durante una visita a Gangi, quelle che racchiudono tutta l’essenza di questo paesino nel palermitano.

Torre dei Ventimiglia
Torre dei Ventimiglia – viaggi.nanopress.it

Uno dei simboli della città è la Torre dei Ventimiglia che prende il nome da una famiglia nobile e importante per la storia della Sicilia. Si tratta di un ottimo esempio di architettura tardogotica con tanto di bifore del XIV secolo.

La torre altro non è che il campanile della Chiesa di San Nicolò, chiamata anche Chiesa Madre e principale luogo di culto di Gangi. La Chiesa con il suo imponente campanile si trova nel cuore della piazza principale ed è uno dei luoghi più fotografati del paese. In effetti, vista la sua straordinaria bellezza, non poteva essere altrimenti.

Un’altra delle tappe must da raggiungere a Gangi è il Castello dei Ventimiglia, posizionato sulla cima più alta del paese e commissionato dall’omonima famiglia nobiliare. A questo maniero ci si arrivava percorrendo sentieri e stradine acciottolate e, oggi come allora, dalle sue finestre si può ammirare un paesaggio unico su tutto il paesaggio circostante.

Un borgo dalla vista meravigliosa
Un borgo dalla vista meravigliosa – viaggi.nanopress.it

Oltre al Castello, a Gangi si trovano anche altri palazzi nobiliari. Tra questi c’è Palazzo Bongiorno, risalente al XVIII secolo. Oggi questa residenza conserva bellissime opere d’arte e affreschi e al suo interno si trovano una biblioteca e una cappella aperte al pubblico.

L’altro palazzo degno di nota è poi Palazzo Sgadari, sede della Pinacoteca e dei musei civico, delle armi ed etnoantropologico di Gangi. Le sue sale conservano reperti archeologici che raccontano la storia del paese. Qui si possono ammirare manufatti della zona delle Madonie, vecchie armi da fuoco, documenti di carattere etnoantropologico e fotografie.

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