Snake Island, una delle isole più pericolose al mondo: infestata da serpenti | Non metterci piede

Snake Island, l’isola dei serpenti brasiliana abitata dalla specie più pericolosa al mondo il cui veleno può uccidere in meno di 60 minuti.

Snake Island
Snake Island – viaggi.nanopress.it

Se siete ofidiofobici, vi conviene sperare di non naufragare mai su quest’isola. Se invece non lo siete, sperate di non morire se mai doveste approdare qui per qualche motivo. L’isola di cui parliamo è Snake Island, l’isola dei serpenti, ed è tra le più pericolose al mondo.

Snake Island, l’isola infestata dai serpenti

Il suo nome di battesimo è Ilha de Queimada Grande e a vederla sembra un vero paradiso tropicale. Si trova al largo della costa brasiliana nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico, a 40 chilometri dalla città di San Paolo, e il suo primato è a dir poco spaventoso: sull’isola gli unici abitanti perenni sono circa 4000 serpenti velenosi.

Snake Island
Snake Island – viaggi.nanopress.it

Proprio per i suoi residenti, Ilha de Queimada Grande è stata soprannominata Snake Island. Per moltissimo tempo, l’unico abitante umano di questa terra è stato il guardiano del faro, di cui oggi però non si sa più nulla.

I serpenti che qui regnano sono i Ferro di lancia dorato (Bothrops Insularis), la specie tra le più pericolose al mondo grazie al veleno letale capace di uccidere un uomo in meno di 60 minuti. Secondo le ricerche dello Smithsonian Institution di Washington D.C., l’isola sarebbe l’unico habitat naturale di circa 4000 rettili che vivono su una superficie di 430.000 metri quadrati: ci sarebbe quindi un serpente ogni metro quadro di terra.

Bothrops Insularis
Bothrops Insularis – viaggi.nanopress.it

Gli unici abitanti di Snake Island

Il ferro di lancia dorato prende il nome dal colore della sua pelle, giallo lucente, proprio solo di questa specie di crotalo e vive solo ed esclusivamente su quest’isola.

Secondo la leggenda, i serpenti sarebbero stati introdotti qui dai pirati per proteggere i tesori che nascondevano sull’isola. Si dice che nessuno avrebbe mai avuto il coraggio di avventurarsi su questa terra per andare a cercarli.

Leggenda a parte, la realtà però è un’altra. I Ferro di lancia dorata sono rimasti intrappolati sull’isola circa 11 mila anni fa a causa dell’innalzamento del livello del mare. Ilha de Queimada Grande era inizialmente collegata alla terraferma da una lingua di terra. Quando l’Oceano Atlantico ha ricoperto il tratto di collegamento, i serpenti sono stati costretti ad adattarsi a questo ambiente e a proliferare solo su quest’isola.

I Ferro di lancia dorata hanno quindi conquistato l’isolotto, aumentando molto velocemente la popolazione e sviluppando un veleno sempre più velenoso. L’aumento della velenosità, in particolare, è stato dovuto alla limitata presenza di cibo: i serpenti qui erano costretti a cacciare uccelli migratori o prede più grosse del solito e spesso si cacciavano a vicenda.

Bothrops Insularis, una specie protetta

Il Bothrops Insularis è una specie protetta dal governo brasiliano. Sebbene l’isola, che fino a qualche secolo fa era incontaminata, ha subito una leggera modifica dall’uomo con la costruzione del faro, il Ferro di lancia dorata è riuscito a difendere il suo territorio.

Oggi l’isola è inaccessibile se non per motivi legati alla ricerca. Solo la Marina Militare ha il permesso di metterci piede, ma solamente una volta l’anno e per la manutenzione del faro. Tuttavia la specie è sempre minacciata dai bracconieri senza scrupoli che cercano di catturare i serpenti per poi rivenderli sul mercato nero fino a 30.000 dollari ciascuno.

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