Si riscrive la storia dell’antica Roma: l’ultima scoperta spiazza gli studiosi

C’è un cartello da cantiere che ne impedisce l’accesso, ma ecco le immagini esclusive di un ritrovamento risalente al I secolo d.C.

Scoperta villa romana
Scoperta villa romana – viaggi.nanopress.it

Durante gli scavi per la costruzione di un maneggio, è emersa dal sottosuolo una villa romana di grande importanza. A scoprire la notizia è stato Umbria24, confermata poi dalla soprintendenza, che riporta il rinvenimento di un’abitazione databile al I secolo d.C.

Grazie agli indizi ricevuti dai mosaici emersi, hanno ritenuto la datazione accurata, “di particolare importanza e dimensione“, soprattutto dalle figure geometriche in esso raffigurate.

Una villa romana interrata

Può sembrare strano a chi non lo sapesse, ma interrare di nuovo un sito archeologico, è un evento più che abituale. Il motivo è perché non sempre c’è la possibilità di rafforzare qualcosa che è nato da un passato così lontano, anche economicamente. In paesi come l’Italia, si trovano spesso resti dell’antichità.

Il ritrovamento è accaduto tra Collestrada e Sant’Egidio. Questa villa romana è ritenuta dalla Soprintendenza perugina come un reperto importante dal punto di vista culturale e storico e ci consente di capire molto del luogo e dell’epoca.

ritrovamenti soprintendenza
Ritrovamenti – viaggi.nanopress.it

Questo sito è ora soggetto a restrizioni archeologiche, ciò significa che chiunque in futuro abbia bisogno di intervenire nell’area potrà farlo solo nella misura consentita dal Soprintendente, principalmente allo scopo di preservare le rovine. Sono state prese misure per proteggere il valore di quanto trovato con interventi di protezione teli di tessuto non tessuto, ciottolosi, sabbia e terreno. 

Ad emergere sono delle strutture murarie associate ad una grande villa. Di questa proprietà hanno individuato varie aree costruttive, una parte produttiva e una residenziale, principalmente associate alle attività di lavorazioni rurali. Il sito è stato solo parzialmente scavato, quindi è possibile che vi siano resti associati a questa struttura nelle vicinanze.

Cosa dice la soprintendenza

Giorgio Pastrioti, responsabile dell’archeologia della Soprintendenza di Perugia, ha detto: “Il valore storico è elevato, ma si tratta di strutture ritrovate a livello di fondazione. Si riporta l’idea di un territorio molto frequentato nella prima era cristiana”. Senza dubbio la parte più importante del ritrovamento è quella inerente al mosaico.

Pastrioti continua dicendo: “Si tratta di una propaggine della parte residenziale della villa. Il mosaico è esteso e ben conservato, con motivi geometrici tipici del tipo di abitazione. Sono state ritrovate, accanto alla villa anche sepolture di bambini risalenti ad epoca successiva, ma distrutte probabilmente da eventi meteorologici.”

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Ritrovamenti – viaggi.nanopress.it

I resti di questa abitazione, secondo la ricostruzione della Soprintendenza, indicano che il posto dove si trovava aveva un notevole pendenza e che l’edificio fu probabilmente costruito su terrazzamenti di diversi livelli. Nelle vicinanze è stato rinvenuto un altro manufatto circolare, una breve strada e un sostanzioso strato di ciottoli.

“Sono un tipo di occupazione che era molto diffuso in epoca romana – dice sempre Postrioti – un esempio è anche la villa di Plinio presso San Giustino che ha un valore superiore rispetto a questo sito. Ma a differenza della villa di Plinio, in questo caso non siamo a conoscenza dei nomi dei proprietari, ma sappiamo per certo che apparteneva a ricchi proprietari terrieri. Siamo in un area dove sicuramente c’erano attività agricole ma nelle vicinanze di aree dove si svolgevano lavori commerciali.

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