A Sharm el Sheikh sono state riaperte tutte le spiagge dopo il divieto di balneazione scattato nei giorni scorsi in seguito agli attacchi degli squali ad alcuni turisti. I turisti, che soprattutto in vicinanza del Natale si fanno più numerosi del solito in questa località del Mar Rosso già di per sè sempre molto frequentata, possono tornare a tirare un sospiro di sollievo: l’allarme è cessato e si può ricominciare a fare il bagno nelle acque cristalline di Sharm.
Dopo la notizia che a Sharm el Sheikh era stato catturato lo squalo responsabile degli attacchi, c’era stato un primo momento di cessato allarme: quattro turisti, infatti, erano stati attaccati da un esemplare di squalo che li aveva feriti in modo piuttosto grave, gettando nel panico non solo i bagnanti ma anche i numerosi albergatori.
Sharm el Sheikh, infatti, è una delle località turistiche solitamente prese d’assalto dai vacanzieri 12 mesi all’anno, ma in particolar modo durante l’alta stagione, ovvero estate e inverno, quando la vicinanza della località rende appetibile l’idea di scappare dal freddo e dalla neve per rifugiarsi sulle sue bellissime spiagge alla ricerca di fondali marini, pesci variopinti e tanto relax.
Invece, le speranze sono crollate dopo la morte di una turista tedesca settantenne, aggredita da un altro squalo mentre faceva il bagno nelle acque davanti all’hotel in cui alloggiava: non a caso, le autorità egiziane avevano reagito alla notizia convocando degli esperti americani per catturare lo squalo in modo definitivo.
Sembra infatti che il comportamento degli squali in questione sia del tutto anomalo e la causa principale era stata individuata in un container di carcasse di pecora scaricate abusivamente nelle acque del Mar Rosso, che avrebbero attirato squali oceanici in cerca di cibo.
Le spiagge, quindi, sono state riaperte ma con la condizione che gli hotel e i villaggi rispettino le nuove rigorose misure per garantire la sicurezza dei bagnanti: il mare sarà monitorato costantemente da pattuglie specializzate e lungo le spiagge, su apposite torrette, ci saranno a vigilare professionisti attrezzati di binocoli, per controllare che non vi siano squali in avvicinamento.
I bagnanti potranno fare il bagno solo in aree ben definite, con il divieto assoluto di dar da mangiare ai pesci, in modo da evitare qualunque tentazione per gli squali.
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