La ragione di questo particolare fisico, comune a tutti i serpenti, è ora chiara. Per loro, è la “lingua biforcuta” che è così importante.
I serpenti sono animali molto speciali. Sanno infliggere grande spavento a molte persone ed esercitare un grande fascino su altre. Spesso sono anche esemplari notevoli sia per le loro dimensioni che per la loro capacità di avvelenare le loro prede.
I serpenti, che li ami o li temi, sono affascinanti. Vivono senza arti, sopravvivono in una vasta gamma di habitat in tutto il mondo e ne esistono di tutti i colori e dimensioni.
Il motivo per cui i serpenti hanno la lingua biforcuta
Una delle caratteristiche più discutibili riguarda la lingua biforcuta del serpente. Anticamente, gli esperti dell’epoca credevano che fossero proprietà fisiche che permettevano ai serpenti di percepire “il doppio del gusto” o utile per pulire le narici.
Invece, la spiegazione è ben diversa e solo in epoca moderna siamo arrivati ad una risposta, grazie ad alcuni studi scientifici.
Il motivo vero è perché le usano per “annusare“. Facendo scorrere la lingua nell’aria, un serpente può raccogliere particelle che causano odori che poi consegna a un organo sensoriale nella sua bocca. L’organo vomeronasale si trova appena dietro il naso ed è accessibile solo attraverso due sottili scanalature nel palato.
Per “annusare” le particelle che raccoglie dall’aria, il rettile fa scorrere la lingua lungo i cuscinetti alla base delle scanalature, consentendo alle particelle di viaggiare lungo le scanalature fino all’organo sensoriale.
Si ritiene che la lingua divisa di un serpente sia vantaggiosa perché consente al serpente di annusare in tre dimensioni. Poiché le due punte raccolgono gli odori da posizioni leggermente diverse nello spazio, il serpente può rilevare la direzione della fonte dell’odore.
Se un odore è leggermente più forte sulla punta sinistra, ad esempio, la fonte deve essere da qualche parte alla sinistra del serpente. Usando un metodo simile, gli esseri umani possono spesso rilevare da dove proviene un suono, grazie alla distanza tra le nostre due orecchie.
Il senso vomeronasale: un sesto senso
Poiché anche i serpenti hanno il naso, sappiamo che il senso vomeronasale è un senso aggiuntivo, non un sostituto dell’olfatto, sfatando ancora una volta il mito secondo cui ci sono solo cinque sensi.
Si pensa che la percezione vomeronasale si sia evoluta specificamente per l’accoppiamento perché facilita la riproduzione rilevando i feromoni, ma i serpenti la usano anche per rilevare il cibo e seguire la loro preda.
Anche i mammiferi hanno organi vomeronasali, infatti, probabilmente avrai visto il tuo gatto usare il suo organo vomeronasale. A differenza dei serpenti, i gatti non hanno bisogno di muovere la lingua nell’aria per raccogliere i feromoni, ma assaporano le particelle usando una routine distintiva. L’animale alza la testa, arriccia il naso e alza il labbro superiore.
I cavalli anche hanno questo comportamento, ed è spesso seguito dal nitrito.