Sentono strani suoni dall’oceano, quando scoprono cos’è cominciano a preoccuparsi

Suoni dall’oceano, un progetto che cattura le voci dei Poli e di tutte le sue creature per sensibilizzare al rispetto dell’ambiente.

Sentono strani suoni
Sentono strani suoni – viaggi.nanopress.it

Quando pensiamo ai Poli siamo soliti immaginare regioni silenziose fatte di ghiaccio e temperature glaciali. Nessun suono sembrerebbe arrivare fino a qui se non quello del vento.

Eppure l’immagine che si siamo sempre fatti di queste aree polari sembrerebbe essere completamente sbagliata. Degli studi hanno dimostrato come le profondità delle acque artiche e antartiche siano in realtà scrigni di suoni misteriosi e particolarmente affascinanti.

Suoni dall’oceano, le affascinanti voci dei mari dei Poli

Il progetto Whittaker è la piena dimostrazione di come la Natura sia la prima e sola artista sulla faccia del Pianeta. L’obiettivo di questa iniziativa, a metà tra arte e scienza, è quello di registrare i suoni provenienti dalle profondità delle acque dei Poli per scoprire cosa succede negli abissi delle regioni polari.

Suoni dall'oceano
Suoni dall’oceano – viaggi.nanopress.it

Il progetto ha coinvolto un team variegato di esperti, tra i quali quelli dell’Helmholtz Institute for Functional Marine Biodiversity (HIFMB) di Lipsia e quelli dell’Istituto Alfred Wegener (AWI) di Bremerhaven, coordinati dal ricercatore artistico all’HIFMB, Geraint Rhys Whittaker.

I suoni del ghiaccio e della vita che custodisce possono rivelarci tanto sulla biodiversità presente e sulla salute di queste aree, dichiarano gli scienziati.

Il suono è infatti l’unico dei segnali sensoriali che riesce ad arrivare più lontano di tutti. Per questo è uno strumento fondamentale per comprendere meglio il mondo marino, scovando informazioni che l’osservazione visiva non sarebbe capace di cogliere.

Le 50 voci dei Poli che ci raccontano come stanno i nostri oceani

Gli scienziati hanno quindi posizione nell’Artico e nell’Antartide alcuni galleggianti muniti di microfoni subacquei. Il monitoraggio è durato ben due anni. Il risultato? Circa 50 registrazioni che custodiscono il canto del ghiaccio.

Tra i suoni sono stati rilevati i richiami della foca antartica, un animale poco studiato perle sue abitudini di vivere su banchi di ghiaccio spesso complicati da raggiungere. E ancora, le voci di balenottere, narvali e megattere.

le voci dei poli
le voci dei poli – viaggi.nanopress.it

Nell’archivio dei suoni non mancano nemmeno quelli provocati dal crollo delle banchise di ghiaccio a causa del riscaldamento delle acque, e quello delle calotte che si muovono e si trasformano quando la temperatura le fa sciogliere e ricongelare.

Oltre ai suoni naturali, i microfoni hanno captato anche quelli causati dall’uomo e dalle sue attività, come l’estrazione di gas e petrolio.

I ricercatori hanno sottolineato l’importanza della ricerca anche dal punto di vista della sensibilizzazione sulla crisi climatica.

I suoni originali legati allo scioglimento dei ghiacciai sono la testimonianza più forte che gli oceani e i poli sono i più colpiti dalla crisi climatica che sta attanagliando il nostro Pianeta. Proprio loro che, occupando il 70% della Terra, sono gli elementi fondamentali per l’esistenza della vita.

Nemmeno l’inquinamento acustico provocato dalle attività umane è certamente da sottovalutare: le esplosioni e i rumori provocati dalle attività estrattive riescono infatti a viaggiare per lunghissime distanze, impattando in modo negativo sulla vita marina.

Quando la scienza diventa arte

Una volta terminate e ascoltate le registrazioni, Whittaker ha confessato di essersi chiesto “Cosa possiamo fare adesso con questi dati oltre analizzarli a scopo scientifico?”. E la risposta non è tardata ad arrivare.

Circa 300 artisti provenienti da 45 Paesi del mondo hanno chiesto di poter reinterpretare le 50 melodie, componendo opere d’arte sonore utilizzando i clip audio.

Un’iniziativa, questa, che risponde perfettamente alla richiesta che le Nazioni Unite hanno a loro volta fatto: rendere accessibili al grande pubblico le ricerche sui nostri oceani per sensibilizzare ed educare.

foca antartica
foca antartica – viaggi.nanopress.it

Questa raccolta di suoni, che verrà presentata durante il simposio HIFMB a Oldenburg nell’estate del 2023, vuole far puntare l’attenzione su un ambiente affascinante, ancora poco conosciuto e in continua evoluzione, che deve necessariamente essere preservato, per il presente e per il futuro.

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