Sembra una città fatta di Lego e invece è reale: un’emozione per i bambini

Una città fatta di Lego nel cuore dell’Europa: questo quartiere nasce con l’obiettivo di rendere gli abitanti più felici. Si trova qui ed è oggi simbolo di pace e speranza.

sembra fatta di lego
Sembra una città fatta di Lego – viaggi.nanopress.it

Quando da piccoli impilavamo i coloratissimi mattoncini Lego di certo non potevamo mai immaginare che le casette colorate che eravamo soliti costruire potessero un giorno materializzarsi davvero.

Sì, perché la città che sembra fatta di Lego esiste sul serio ed è frutto di un progetto di riqualificazione urbana. La sua storia felice è piuttosto recente ed è stata improvvisamente sconvolta dalla guerra.

Una città fatta di Lego: il quartiere di Comfort Town di Kiev che speriamo di rivedere presto

Fa strano pensarlo al giorno d’oggi, ma è proprio a Kiev che si trova il quartiere dei Lego, un progetto urbano coloratissimo e fuori dall’ordinario portato avanti per riqualificare un’area industriale e rendere i cittadini più felici.

Oggi su questo piccolo angolo gioioso è calato il grigiore e il terrore della guerra, quella guerra che da mesi si sta accanendo su città e persone, e che ha condotto a un vero e proprio urbicidio nel cuore dell’Europa.

una città fatta di Lego
una città fatta di Lego – viaggi.nanopress.it

Comfort Town era diventato protagonista anche sui social proprio per il suo aspetto instagrammabile. Oggi pure Instagram tace, ma vale comunque la pena raccontare la storia di questo mondo color pastello che speriamo di poter nuovamente vedere immerso nella luce e nei giochi di colori che lo caratterizzavano.

Comfort Town, era il quartiere più felice e colorato del mondo

Trasformare una vecchia zona industriale e anonima in un quartiere residenziale moderno e colorato. Questo era l’obiettivo dello studio di architettura Archimatika, il quale ha accettato la sfida di dare vita a uno scorcio urbano unico nel suo genere in una città dai paesaggi cittadini piuttosto rigidi come Kiev.

Nonostante la sua rigidità, però, Kiev è stata una di quelle poche località che ha voluto aprirsi al futuro e alla novità, accogliendo a braccia aperte un progetto volto alla sperimentazione di nuove forme con le quali organizzare gli spazi urbani.

Comfort Town
Comfort Town – viaggi.nanopress.it

In questo impegnativo e ambizioso progetto le parole d’ordine dovevano essere colore e blocchi modulari.

E così utilizzando il colore come strumento attraverso il quale infondere solo ed esclusivamente emozioni positive, Archimatika è riuscito a far diventare la vecchia area industriale un complesso residenziale vivace e gioioso. Il quartiere, la cui missione è quella di rendere felice i cittadini, è stato ultimato nel recente 2019.

Si estende per circa 40 ettari ed è caratterizzato da costruzioni a blocchi modulari, di diverse altezze, dimensioni e colori. É proprio il colore l’elemento dominante: le tonalità pastello degli edifici spaziano dal rosa al giallo, dal verde all’azzurro, passando per l’arancio e il lilla.

Tra queste bellissime macchie di colore si snodano poi aree pedonali, parchi e zone dedicate ai bambini.

quartiere di lego
quartiere di Lego – viaggi.nanopress.it

Per rendere perfettamente vivibile il quartiere, Archimatika ha anche pensato ai servizi che di certo non potevano mancare: nel quartiere ci sono infatti anche un centro commerciale, un centro dedicato al fitness di ben 4.600 metri quadrati, piscine, campi sportivi, caffè, negozi, locali e uffici.

Infine, all’interno di alcune fabbriche dismesse è sorta l’Accademy of Modern Education, una grande struttura scolastica all’avanguardia.

Un simbolo di speranza e pace per tutto il mondo

Le case colorate di Comfort Town sono diventate simbolo universale di speranza e pace. Un’immagine che vuole contrapporsi nettamente a quelle che la guerra sta facendo girare oramai dal 24 febbraio scorso. E in effetti non poteva essere scelto un simbolo migliore di questo visto che il quartiere nasce proprio come luogo della felicità.

Non è un caso che i colori scelti siano stati solo quelli dalle tonalità sgargianti e capaci di trasmettere vita. E la vita non può percepire in alcun modo la guerra.

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