Questo piccolo animale sembra tenero e tranquillo, in realtà nasconde un’arma che può diventare letale per chi lo attacca.
E’ un piccolo primate il cui nome scientifico è Nycticebus coucang, appartenente alla Famiglia dei Lorisidi. Vive soprattutto nelle zone del sud – est asiatico, lo si trova in particolare nelle isole della Sonda.
Infatti è conosciuto anche come Loris Lento della Sonda. Le sue dimensioni sono piuttosto piccole e lungo all’incirca una trentina di centimetri, il suo pelo è folto è corto e pesa circa due chilogrammi.
Le sue zampette sono corte, il musino è appuntito, la coda è atrofizzata e le orecchie sono molto piccole. Ciò che spicca sono i suoi occhi molto grandi rispetto al piccolo musino.
È molto agile grazie alle numerose vertebre dorsali che gli permettono una notevole torsione del busto. È un piccolo animale che ama la solitudine e ama vivere di notte.
Si ciba soprattutto di insetti, di vegetali, di piccoli vertebrati e uova. Le sue caratteristiche lo mostrano come un animale tenero e tranquillo, ma se si sente minacciato può diventare veramente molto pericoloso.
Morso molto pericoloso
Sa aggredire grazie a una suo particolare tecnica di difesa. La sua pericolosità è data in particolare tipo di veleno che produce e che può risultare altamente tossico. Il suo veleno non agisce attraverso il morso.
Il pericolo è dovuto all’impossibilità di rimarginarsi delle ferite che il suo morso ha inferto. Nell’uomo può portare a situazioni di necrosi e setticemia molto pericolose per la sopravvivenza.
L’animale produce questa sostanza tossica all’interno di alcune ghiandole che si trovano sotto i gomiti. Non agisce però come i serpenti che hanno ghiandole velenifere connesse ai denti.
Il Loris lento lecca il gomito stimolando così il rilascio della tossina che, a contatto con la sua saliva, si trasforma in veleno. Le femmine quando hanno i piccolini, li ricoprono di saliva mista a veleno per proteggerli da eventuali aggressori.
Nonostante, per natura, sia un animale tranquillo, così come suggerisce il suo nome, può, però, diventare molto aggressivo. Non è consigliabile prendere un Loris lento come animale da compagnia.
La sua natura solitaria e il suo essere notturno mal si accompagnano con la vita degli umani. Può capitare infatti che alcuni turisti nei luoghi dove il Loris lento vive si avvicinino e cerchino di accarezzarlo.
“La faccia”
Quando alza in alto le zampe non è infatti né un segno di affetto nè perché soffrono il solletico. Si stanno preparando per difendersi e scappare. Alcuni popoli dei luoghi di origine credono che l’animale sia simbolo di buon auspicio.
Per altri, invece, è simbolo di cattivi presagi. A Giava il Loris lento è conosciuto come muka, “la faccia” e indica morte o disgrazia.