Gli scienziati pensavano che tutti sapessero di questa piccola balena, ma la scoperta di nuovi fossili ha aperto le porte a uno scenario del tutto diverso.
La scoperta di numerosi fossili di balene ha causato scompiglio tra gli esperti. Questa è una specie molto speciale e alcuni misteri sono ancora legati ad essa. Gli scienziati credevano di sapere esattamente quale fosse l’habitat naturale di questo animale marino. Ma dopo questa scoperta sembra cambiare tutto.
La scoperta di fossili di balena trovati nel nostro paese
Caperea marginata è chiaramente un cetaceo molto speciale. E’ la balena più piccola esistente ed è stata poco studiata dagli scienziati, per questo motivo rimane un vero mistero. Si sa molto poco di questa specie, in quanto il suo comportamento non è stato analizzato in dettaglio dagli esperti a causa della sua rarità.
Le uniche cose che conosciamo sono strane: sembra essere l’unico cetaceo ad avere una vista con capacità di poter vedere i colori, e anche il suo scheletro ha delle anomalie, come costole giganti sovrapposte.
Una delle poche cose vere su questo cetaceo è il suo habitat. Vive solo nell’emisfero australe e molti fossili di 10 milioni di anni sono stati ritrovati in Argentina, Australia e Perù. Pertanto, secondo gli scienziati, è una specie endemica della zona meridionale della terra.
Ma la nuova scoperta sembra cambiare del tutto ciò che prima era considerato dagli esperti. Un gruppo internazionale di ricercatori del Victoria Museum ha analizzato due fossili specifici che hanno causato subbuglio nella comunità scientifica.
Infatti, in Giappone ad Okinawa, sono stati recentemente scoperti parte del cranio di un esemplare di Caperea e, in Sicilia, le ossa dell’orecchio di una di queste balene più piccole. Per la prima volta sono state trovate prove che questi cetacei vivevano un tempo nell’emisfero settentrionale della Terra.
La nuova scoperta: Caperea Marginata
Su Current Biology hanno pubblicato un articolo dove gli esperti hanno tentato di rispondere ad alcune delle domande molto interessanti sollevate dai fossili di Caperea marginata scoperti nel nord. Come sono finiti questi esemplari nelle acque settentrionali? E, soprattutto, perché oggi non sono più lì?
Il primo è datato a più o meno 1,8 milioni di anni fa, mentre il secondo in realtà risale a solo 500.000 – 900.000 anni fa.
Pertanto, questi esemplari sarebbero molto più giovani di quelli trovati in altre parti del mondo. Le date di questi fossili appena scoperti sono vicine al periodo di un massiccio raffreddamento globale iniziato circa 2,5 milioni di anni fa.
Le acque del sud sono più fredde e più ricche dei nutrienti di cui si nutrono le Caperea, e abbiamo visto queste piccole balene prosperare in tempi molto antichi. Tuttavia, con l’abbassarsi delle temperature, anche le regioni più vicine all’equatore hanno mostrato tratti adatti alla sopravvivenza di questa specie.
Quindi, Caperea marginata deve essere migrata a nord attraverso i mari tropicali e ha persino raggiunto le nostre coste, così come altri animali come delfini ed elefanti marini. Ma questo periodo non è durato a lungo e le acque tropicali erano troppo calde per le piccole balene.
Alcune specie sono del tutto “bloccate” nell’emisfero boreale, incapaci di adattarsi, a differenza di altre specie, e stanno gradualmente scomparendo. Mentre quelle che hanno sempre vissuto nell’emisfero australe continuano a prosperare.