Scoperta sensazionale, rinvenuto un vaso: al suo interno un tesoro inestimabile

Rinvenuto un vaso che rappresenta una scoperta davvero incredibile. Scopriamo qualcosa in più di questo incredibile tesoro.

Scoperto un vaso con un tesoro
Scoperto un vaso con un tesoro – viaggi.nanopress.it

Un ritrovamento molto prezioso, che ha lasciato senza parole gli stessi autori della scoperta. E anche questa volta ha a che fare con uno strumento davvero molto utilizzato e che negli ultimi anni sta regalando davvero sensazionali scoperte. Ci riferiamo al metal detector. Una strumentazione utilizzata da privati cittadini per diletto, che però sempre più spesso aiuta a mettere a segno scoperte preziose, sia da un punto di vista economico che storico.

Rinvenuto un vaso dal contenuto molto prezioso, di che si tratta?

Il metal detector è ormai un oggetto di gran moda ed un hobby sempre più praticato in tutta Europa. Già solo nell’ultimo anno abbiamo avuto notizia di moltissime scoperte fatte da privati cittadini, più o meno esperti nel suo utilizzo.

Anelli, monete, antichi reperti storici. I metal detector, anche quelli più rudimentali e meno professionali, sono infatti strumenti davvero incredibilmente sensibili, in grado di rilevare presenze importanti anche sotto moltissimi metri di terreno.

Questa volta è stato rinvenuto un vaso, che ha svelato qualcosa di antichissimo e davvero molto prezioso. Lo racconta il suo stesso autore, un navigato esperto e scopritore di tesori tramite metal detector. Ci troviamo in Romania ed il protagonista della vicenda si chiama Raoul Vlad Suta.

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Rinvenuto un vaso – viaggi.nanopress.it

L’uomo spiega di essere un grande appassionato di questa attività da diversi anni. Attività che però a causa di alcuni impegni era stato costretto ad accantonare per diverso tempo. Una domenica però in maniera del tutto casuale, l’uomo aveva deciso di recarsi in esplorazione, sentendo una forte nostalgia per il vecchio hobby che tante soddisfazioni gli aveva regalato in passato.

Così si è recato nelle campagne rumene insieme ad alcuni amici e dopo un pranzo in compagnia, li ha convinti a provare di nuovo a testare il terreno con il metal detector

Lo racconta lo stesso Suta attraverso i suoi canali social. Perse le speranze di rinvenire qualcosa, è rimasto davvero sbalordito nel captare un segnale del metal detector. Un flebile, ma stabile segno, che però per un esperto come lui era già sufficiente per convincersi a continuare a scavare. Armato di pala, Suta ha dunque cercato di analizzare il terreno. E la scoperta è stata incredibile.

A non far perdere le speranze circa la ricerca in atto, il fatto che dopo poco aver iniziato a scavare, Suta ha individuato una minuscola moneta d’argento. E seguita quasi subito dopo da una seconda ed una terza moneta. Dall’evidente aspetto antichissimo ed anche piuttosto ossidato. Così facendo, eliminando sempre più terreno, il metal detector ha iniziato a captare segnali sempre più stabili e continui.

Le monete rinvenute col metal detector

Il gruppo si è dunque persuaso di aver individuato qualcosa di davvero molto prezioso. E non aveva torto, perché nel perimetro di scavo, dopo molto faticare ha individuato un vaso antichissimo. E dal contenuto davvero incredibile. Tantissime monete, dall’evidente origine antichissima.

Effettivamente un bottino notevole, perché alla fine dell’esplorazione, Suta e i suoi amici lo hanno esaminato, rendendosi conto di aver tirato su un contenitore in ceramica con 4.868 monete. Non solo, perché nella stessa area Suta ha rilevato anche tre lastre in argento e ad anche quattro monete più grandi, però diverse dal resto del tesoro.

Nel raccontare la storia, l’uomo ha descritto l’esperienza come qualcosa che ha ridotto lui ed i suoi amici, in “lacrime di gioia”. Sia per il valore del bottino, che per l’incredibile importanza archeologica. Le monete si trovavano infatti nella zona di Nojorid, dunque nell’area più occidentale della Romania.

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Le monete di Ladislao II – viaggi.nanopress.it

Si tratta effettivamente di monete di conio databile in un periodo tra il 1500 ed il 1550. Appartengono all’epoca del regno di Ladislao II. Spesso noto anche come Vladislao, nato Władysław Jagiellończyk, era figlio di Casimiro IV Jagellone di Polonia. Divenne Re nel 1471, succedendo a Giorgio di Pdebrady. Noto per aver condotto il paese in guerra per la corona di Boemia, divenne Re di Ungheria nel 1490. Non fu un sovrano particolarmente amato, gli storici lo descrivono come incapace e debole davanti anche alla nobilità che lo circondava. Morì il 13 marzo 1516 e fu sepolto a Székesfehérvár.

Il tesoro ritrovato è ora nelle mani della Sovrintendenza di Nojorid per tutti i controlli del caso. Le monete dovranno essere accuratamente pulite ed esaminate, sebbene pare che si trovino comunque in un ottimo stato di conservazione. La legge in Romania circa questo tipo di ritrovamenti è molto chiara. Chi si imbatte in rilievi di questo tipo deve avvisare le istituzioni dedicati entro 72 ore. Suta ed i suoi amici avranno diritto ovviamente ad una ricompensa. Pare che avranno diritto al 30, forse anche al 45% del valore che verrà stabilito del totale delle monete.

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