Scoperta sensazionale, credevano fosse perduta: ritrovata dopo 4000 anni

Una tomba perduta ritrovata dopo molti anni di ricerche. Credevano fosse ormai perduta, scopriamo insieme dove è accaduto.

tomba penisola di dingle
Una tomba perduta – viaggi.nanopress.it

Il 2023 lo sappiamo è stato un anno davvero proficuo per le scoperte di tipo archeologico. Tale da lasciarci sbalorditi e in attesa di saperne sempre di più. E anche il 2024 sembra destinato a replicare tale record di nuovi ritrovamenti. Come quello di oggi, che parte da lontano.

Una tomba perduta di 4.000 anni fa, ecco dove si trova

Spesso ci ritroviamo a commentare scoperte in Europa che hanno molto a che fare con quanto si sia esteso oltre i confini l’Impero Romano. Lasciando tracce incredibili del loro passaggio e reperti che molto raccontano della loro incredibile storia.

Questa volta parliamo invece di qualcosa di ancora più antico e che si credeva ormai irrecuperabile, una tomba perduta risalente a circa 4.000 anni fa. Ci troviamo nella penisola di Dingle, in Irlanda. Quello che gli esperti hanno accolto con grande entusiasmo è il recupero di una tomba megalitica. Ovvero una grande pietra o un insieme di pietre poste insieme senza un ulteriore elemento legante.

altoir na greine
La Tomba Altoir na Greine – viaggi.nanopress.it

Questa in particolare si credeva fosse ormai distrutta nel XIX secolo, e invece torna oggi prepotentemente a far parlare di sé. Si chiama Altoir na Greine, ovvero Altare del Sole, e deve essere stata costruita ben 4.000 anni fa. Secondo gli esperti nel 1840 alcuni abitanti del luogo ne prelevarono i pezzi per scopri edilizi. All’epoca non si aveva particolare cura per questo tipo di ritrovamenti.  Gli archeologi sapevano della sua sua esistenza, ma non potevano individuarne l’esatta posizione a causa di documentazioni mancanti.

A rintracciarla infine è Billy Mag Fhloinn che ne ha raccontato entusiasta l’impresa ad alcuni notiziari locali.

Il recupero del megalite

In particolare l’uomo rivela di aver dapprima individuato alcune pietre verticali, denominate come ortostati e solo dopo una pietra più grande, quella che probabilmente si poneva a copertura delle tombe megalitiche.

Mag Fhloinn ha detto a RTÉ News di aver scoperto diverse grandi pietre verticali conosciute come ortostati oltre a una grande pietra di copertura, che tipicamente copre la parte superiore delle tombe megalitiche.

La scoperta è avvenuta esaminando il sottobosco di quella zona, precisamente in cima ad una collina nel villaggio di An Buailtin. Fhloinn spiega che sapeva da anni che qui si sarebbe potuto trovare Altoir na Greine ed erano anni che cercava di analizzare l’area, in realtà piuttosto vasta. Lunghe camminate finché la sua attenzione non è stata catturata da queste pietre.

E proprio una di queste corrispondeva alla descrizione di un ortostato, nelle uniche fonti in mano agli archeologi che citavamo poc’anzi. Sembra infatti che nel 1839 la lady inglese Chatterton, realizzò uno schizzo della tomba prima della sua distruzione. Quando nel 1852 un antiquario di nome Richard Hitchcock si recò in questo luoghi non si potè più individuarla. Un grande lavoro di saccheggio quello dei cittadini dell’epoca.

In generale la tomba è di tipo a cuneo (le più antiche dell’eta della Pietra), costruita tra il 2.500 ed il 2.000 a.C. probabilmente quelle di tipo più comune rintracciate in Irlanda. Sembrano dei dolmen. Questo in particolare sembra che avesse un orientamento a nord ovest, non è chiaro se allineato con il sole.  Sebbene questi sepolcri contenessero resti cremati, alcune venivano costruiti per meri scopri rituali.

Bisognerà capire la funzione di questa tomba in particolare. Intanto alcuni esperti del National Monument Service hanno già ispezionato e confermato quanto rivelato da Fhloinn. Una scoperta incredibile dicono, che sarà di grande aiuto per comprendere meglio la distribuzione di queste tombe in Irlanda.  Dunque Altoir na Greine entra in un progetto già in corso di mappatura appartenente alla Sacred Heart University.

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