Scoperta a Roma, emerso un tunnel mai individuato prima: cosa c’è al suo interno

Un rinvenimento incredibile nel cuore della città eterna. La scoperta a Roma di un tunnel mai individuato prima, scopriamo insieme dove si trova e cosa c’è al suo interno.

Scoperta a Roma
Scoperta a Roma – viaggi.nanopress.it

Non dovrebbe stupire più la capacità di Roma di rivelare sempre più spesso incredibili segreti antichi, celati all’interno di luoghi storici. Cantieri che nascondono opere antiche, rinvenimenti di pregio fatti durante lavori di ristrutturazione di aree urbane, scavi metropolitani interrotti in seguito al rinvenimento di ambienti risalenti all’epoca romana. Insomma chi più ne ha più ne metta. Di questi giorni la notizia di un tunnel emerso in maniera del tutto casuale, scopriamo dove.

Scoperta a Roma, emerso un tunnel mai individuato prima

Ci troviamo in uno dei luoghi più belli e frequentati della bella capitale.

Parliamo dell’antichissima Villa Ada, quarto parco pubblico per grandezza della città. Situata nella zona nord di Roma, questa area verde è la prediletta dai residenti, ma anche dai turisti, per l’ampia offerta di attività che è possibile svolgere al suo interno.

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Villa Ada Savoia – viaggi.nanopress.it

Passeggiate panoramiche, ciclismo, jogging, pic-nic e concerti all’aperto. Villa Ada era un tempo residenza della famiglia Savoia, ed ora utilizzata per ospitare eventi culturali e mostre d’arte. Aperta al pubblico nel lontano 1872 è stata gradualmente ampliata fino ad arrivare all’estensione attuale di circa 180 ettari.

Al suo interno è possibile visitare diversi edifici neoclassici: il Tempio di Flora, la Villa Polissena, le Scuderie Reali, lo Chalet svizzero, la Torre Gotica. Da non dimenticare il celebre bunker un rifugio antiaereo realizzato durante la Seconda Guerra Mondiale.

Ora in questi giorni la Villa è al centro della scena per via del ritrovamento di un tunnel misterioso, ad opera di Andrea Zinno, curatore e fondatore della pagina Facebook “Villa Ada Savoia”. Una scoperta avvenuta in maniera del tutto casuale.

L’incredibile scoperta del tunnel di Villa Ada Savoia

A raccontare l’incredibile scoperta è lo stesso Zinno, autore del ritrovamento insieme all’amico Lorenzo Grassi. In occasione di una semplice passeggiata, una delle molte dell’uomo grande appassionato di questa Villa, ha individuato qualcosa di “strano” nella zona conosciuta come Monte Antenne.

Nella parte più pendente di questa porzione del territorio, la loro attenzione si è concentrata sulla presenza di una fenditura nascosta nel tratto di vegetazione. A contribuire alla mimetizzazione del taglio anche la presenza di un masso.

Ebbene, ad una prima esplorazione tramite la torcia, i due hanno individuato un tunnel di  10 metri, che si è rivelato essere l’ingresso di…un pozzo!

Lorenzo Grassi, l’accompagnatore di Zinno, è presidente dell’Osservatorio Sherwood, associazione impegnata nella difesa ambientale della zona verde di Villa Ada. Con l’aiuto di una mini camera l’uomo ha individuato un pozzo a pianta rettangolare. La grandezza della struttura si attesta sui 120 metri per 50 e profondo appunto poco più di 10 metri.

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Tunnel di Villa Ada – viaggi.nanopress.it

Ad una prima ispezione la cavità sembra essere stata costruita mediante utilizzo di blocchi di tufo. La parte finale invece pare sia scavata direttamente nella roccia. Grassi e Zinno ritengono di aver individuato anche le “pedarole”, ovvero delle rientranze che venivano utilizzate per potersi infilare nella profondità del pozzo in sicurezza. Tecnica riscontrata anche all’interno di alcune catacombe.

I due autori della scoperta ora sono in attesa di ulteriori sviluppi da parte naturalmente della Sovrintentenza Capitolina, che dovrà decidere come e quando approfondire la scoperta. Si tratta secondo loro di un rilevamento davvero pregevole, risalente forse addirittura a 3.000 anni fa.

Entrambi concordano nel ritenere questa scoperta a Roma come rivelatrice di quanto ancora ci sia di inesplorato nel suolo di Villa Ada, soprattutto in quella porzione denominata come “Antmneae”. “Abbiamo cominciato ad approfondire l’argomento, cercando di capire l’origine ed utilizzo del pozzoha dichiarato Andrea Zinnoattualmente siamo stati in grado di formulare solo ipotesi. Purtroppo abbiamo moltissime domande e per rispondere stiamo coinvolgendo studiosi ed alcuni esperti della materia“.

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