Scavi archeologici condotti a Torre Satriano, alle porte di Potenza, hanno portato alla luce una reggia del VI secolo a.C., ma la cosa sbalorditiva è che sembrerebbe avere un tetto a falde i cui pezzi sono quasi tutti segnati con iscrizioni che rimandano a istruzioni per il montaggio. A quanto pare, Ingvar Kamprad, il ‘sig. Ikea’, non è il primo ad avere inventato l’arredamento componibile fai da te.
Gli scavi archeologici in Basilicata, secondo quanto si legge sulla storica rivista National Geographic, hanno riportato alla luce un edificio sfarzoso, simile ad un tempio, con un corpo centrale sormontato dal tetto a due falde, con decorazioni rosse e nere, e un porticato laterale che valorizzava l’ingresso della lussuosa costruzione. Il tutto assemblato come un mobile dell’Ikea!
Il tetto, che consentiva il defluire delle acque piovane attraverso dei pannelli di abbellimento chiamati ‘sime’, provvisti di gocciolatoi, era infatti costruito secondo un criterio inciso sugli stessi pannelli. Una sorta di libretto di istruzioni che identificava ogni componente con una sigla, definendolo maschio o femmina, una pratica ancora oggi in uso nel ‘fai da te’, per facilitare il riconoscimento dei vari componenti e agevolare il montaggio.
Sembra, inoltre, che si trattasse di una costruzione in serie. I decori del tetto della reggia di Torre Satriano sono, infatti, molto simili alle tracce del fregio di un’altra abitazione ritrovata a Braida di Vaglio, altra località del potentino. Probabilmente il desiderio dei signori locali dell’epoca era di adeguarsi alla moda architettonica delle vicine colonie della Magna Grecia e questo potrebbe giustificare la produzione ‘seriale’.