Sai quanto costa salire sulla cupola del Brunelleschi? Il prezzo te lo sveliamo noi

Quanto costa salire sulla cupola del Brunelleschi? Come fa a stare in piedi vista la sua enormità? Perché è uno dei capolavori del Rinascimento? Se queste sono domande che ti sei sempre posto, eccoti le risposte.

Cupola del Brunelleschi Firenze
Cupola del Brunelleschi, Firenze – viaggi.nanopress.it

La Cupola del Brunelleschi, ufficialmente conosciuta come la Cupola di Santa Maria del Fiore, è un’opera architettonica di straordinaria importanza e una delle più iconiche di Firenze.

Progettata e realizzata dal celebre architetto rinascimentale Filippo Brunelleschi, la cupola è un’icona dell’arte e dell’ingegneria del XV secolo e rappresenta uno dei capolavori più significativi dell’intero periodo rinascimentale.

La Cupola del Brunelleschi di Santa Maria del Fiore

All’inizio del XV secolo, la cattedrale di Santa Maria del Fiore, conosciuta anche come il Duomo di Firenze, era già in costruzione da diversi decenni. Tuttavia, rimaneva ancora incompleta a causa di problemi tecnici legati alla realizzazione della cupola, la parte superiore della cattedrale.

L’idea iniziale prevedeva la creazione di una cupola simile a quella del Pantheon di Roma, ma le dimensioni della cattedrale fiorentina rendevano questa impresa estremamente difficile. Filippo Brunelleschi – un abile architetto, ingegnere e scultore – si presentò con una soluzione innovativa per risolvere il problema.

Il genio di Filippo Brunelleschi

Filippo Brunelleschi, architetto, ingegnere, scultore, matematico e orafo fiorentino, fu uno dei precursori del Rinascimento in Italia. Tra le sue opere, che ancora oggi studiamo sui libri di storia dell’arte, troviamo lo Spedale degli Innocenti e la Basilica di San Lorenzo, ma di certo il suo capolavoro per eccellenza è la celeberrima Cupola di Santa Maria del Fiore.

Cupola del Brunelleschi
Cupola del Brunelleschi – viaggi.nanopress.it

Allora Brunelleschi era già noto per le sue grandi capacità di architetto e ingegnere. Durante i primi anni del Quattrocento era già stato chiamato più volte per dare il suo contributo alla costruzione del Duomo di Firenze, ma adesso la sfida che si presentava davanti a tutti gli esperti era quella relativa alla grande cupola che avrebbe dovuto sormontare l’enorme tamburo ottagonale edificato tra il 1410 e il 1413.

Il 19 agosto 1418, allora, un concorso pubblico offriva ben 200 fiorini d’oro a chi avesse risolto il problema della copertura proponendo un modello in grado di stare in piedi, chiudere l’edificio e dargli un aspetto imponente e magistrale.

Tra i partecipanti ci fu anche Filippo Brunelleschi. L’architetto fiorentino, per avvalorare la sua tesi, perfezionò il suo modello in legno che prevedeva la costruzione di una cupola in mattoni e calcina, priva d’armatura. La proposta ebbe subito un grande successo tanto da affidare proprio a lui i lavori.

L’inizio dei lavori

Il 7 agosto 1420 gli operai iniziarono con la costruzione della grande cupola. Il progetto prevedeva l’edificazione di una cupola a doppia calotta emisferica senza armatura, edificabile con impalcature autoportanti.

La doppia cupola contribuiva a ridurre il peso complessivo, mentre la struttura autoportante consentiva di eliminare la necessità di impalcare l’interno della cupola durante la costruzione. Questo sistema permise ai muratori di lavorare simultaneamente sia all’interno che all’esterno della cupola.

Cupola del Brunelleschi all'interno
Cupola del Brunelleschi all’interno – viaggi.nanopress.it

La tecnica utilizzata da Brunelleschi fu del tutto innovativa per quei tempi. Egli infatti realizzò la sua grande opera in pietra fino ai primi sette metri, per poi proseguire con mattoni disposti a spina di pesce, una metodologia mai sperimentata prima a Firenze.

La cupola a sesto acuto venne poi realizzata utilizzando la tecnica della doppia calotta, ovvero una cupola esterna e una interna. Tra le due passa ancora il sistema di scale che consente oggi di salire fino in cima. Un altro elemento cruciale del metodo di Brunelleschi fu l’uso di anelli di pietra e di legno orizzontali che conferivano stabilità e resistenza alla struttura

L’opera oggi: quanto costa salire sulla cupola del Brunelleschi

Dopo 16 anni di lavoro, la cupola venne completata nel 1436, segnando il trionfo dell’ingegneria e dell’architettura rinascimentale. La struttura raggiunge un’altezza di circa 116 metri e un diametro di circa 45,5 metri, numeri che la rendono la più grande cupola in muratura mai costruita. Basti pensare che l’intera opera, compresa anche la lanterna costruita successivamente dal Verrocchio, pesa ben 29 mila tonnellate.

Quanto costa salire sulla cupola del Brunelleschi
Quanto costa salire sulla cupola del Brunelleschi – viaggi.nanopress.it

La Cupola del Brunelleschi non solo si presentò come un vero e proprio miracolo, ma divenne presto anche un’icona del Rinascimento italiano e un simbolo della stessa Firenze. L’approccio innovativo di Brunelleschi all’architettura e all’ingegneria influenzò persino numerosi successivi progetti architettonici e ispirò intere generazioni di artisti e architetti.

Oggi, la Cupola di Santa Maria del Fiore è una delle principali attrazioni turistiche di Firenze e continua ad essere ammirata per la sua immane bellezza. Per visitarla basta acquistare un ticket dal costo di 45 euro a persona. La salita dei suoi 463 gradini dura circa 50 minuti, ma ne vale davvero la pena. Una volta sulla sommità, infatti, si potrà godere di una vista eccezionale su parte della città e su tutta la piazza sottostante.

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