Safari umano: la tribù degli Jarawa costretta a ballare per i turisti

Tribù dei Jawara nelle isole Andamane, in India
Tribù dei Jawara nelle isole Andamane, in India

Survival, il movimento per i popoli indigeni, li ha chiamati “safari umani”. In che cosa consistono? Una visita nelle isole Andamane, in India, per avvistare gli Jawara, una tribù di circa 320 individui che vive ancora di caccia e pesca, ma che rischia l’estinzione proprio a causa del turismo.

La denuncia di Survival è partita nel 2010, ma in questi giorni è tornata alla ribalta grazie a un video che mostra alcuni indigeni seminudi, perlopiù donne e bambini, costretti dalla polizia locale a danzare davanti ai turisti. Tutto questo in cambio di un po’ di cibo: i poliziotti infatti “attirano gli indigeni con biscotti e dolciumi”.

Il filmato è stato pubblicato dal quotidiano britannico The Observer e subito il governo indiano ha aperto un’indagine per chiarire la faccenda.

Ma a quanto pare, la polizia locale è solita organizzare questi safari umani per poco più di 200 euro. Lo scandalo era già stato denunciato dall’associazione Survival, che aveva chiesto ai tour operator di mettere fine a queste atrocità.

Gli Jarawa sono rimasti isolati dal resto del mondo fino al 1998, quando è stata costruita la superstrada che attraversa illegalmente la loro riserva. Nel 2002 la Corte Suprema dell’India ha ordinato la chiusura della strada, ma il governo continua a mantenerla aperta.

Perché la sopravvivenza della tribù è minacciata dal turismo? A causa del lungo isolamento, gli Jawara avrebbero poche difese immunitarie contro le malattie più comuni e di conseguenza il rischio epidemie è altissimo.

Per un turismo responsabile è sempre bene informarsi su quello che si visita, cercando di non danneggiare l’ambiente e le popolazioni che vi abitano. E soprattutto per non sentire più frasi del genere: “Gli stranieri sono cattivi e abusano di noi. Preferisco restare nella giungla”.

Aggiornamento 11/02/2012: Survival ha lanciato un appello pubblico per fermare i safari umani chiedendo di scrivere una e-mail al governo indiano, inviabile direttamente dal proprio sito anche tramite Facebook.

2 commenti su “Safari umano: la tribù degli Jarawa costretta a ballare per i turisti”

  1. E voi perché mettete foto e filmati degli indigeni?Contraddittorio per non dire furbo e meschino.
    I soggetti sarebbero dovuti essere turisti e poliziotti (anche non nell’atto di prendere i soldi, anche solo mentre fanno finta di proteggerli).Il poliziotto che è stato processato per corruzione è stato punito con un ritardo di sei mesi nela promozione..punizione esemplare di chi sta distruggendo una cutura.

  2. Parlando di safari umano, sarà anche furbo e meschino mettere foto e video degli indigeni, ma a mio parere è l’unico modo per far capire realmente che cosa sta accadendo!
    Anche Survival, l’organizzazione che sta portando avanti la campagna per mettere fine ai safari umani, usa foto degli Jarawa e, per quel che ci riguarda, proviamo soltanto a dargli una mano.

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