Ryanair, prezzi più trasparenti sul sito della low cost irlandese

Ryanair, trasparenza prezzi
Ryanair, trasparenza prezzi

Dopo tante polemiche, finalmente Ryanair ha deciso di applicare una politica di trasparenza dei prezzi sulla sua pagina web. La compagnia low cost irlandese è sempre stata criticata per le sue mega offerte a prezzi stracciati del tutto fasulle: i prezzi che apparivano in home page, infatti, erano sempre “al netto” di tutte le tasse aeroportuali che sono obbligatoriamente da pagare al momento dell’acquisto del biglietto. Queste vengono ora incluse nelle tariffe fin dall’inizio.

Su ogni biglietto aereo che acquistiamo vi sono una serie di imposte alle quali non possiamo sottrarci, e infatti queste vengono sempre visualizzate sui siti web di ogni compagnia aerea fin dal momento della prima selezione del volo. Ryanair, invece, si è sempre sottratta a questa “regola non scritta”, visualizzando solamente la parte delle tariffe che sarebbe stata pagata direttamente alla compagnia aerea. Una sorta di specchietto per le allodole per chi acquista, attirato da cifre irrisorie. Ma una volta effettuata la selezione del volo, nell’atto di confermare l’acquisto, ecco che improvvisamente il prezzo si gonfiava come per magia: questo perché alla tariffa base venivano aggiunti i costi delle imposte. E in più la tariffa del check in online, che con Ryanair è obbligatorio, mentre con altre compagnie aeree è solo un’opzione pagabile a parte.

Tale atteggiamento ha sempre indispettito i consumatori, che lo vedevano come una mancanza di rispetto nei confronti dell’utente. Ma soprattutto, ha procurato a Ryanair una maxi multa per pubblicità ingannevole da parte dell’Antitrust italiana. La contestazione riguarda appunto le famose offerte di biglietti a prezzi ridottissimi che appaiono sulla homepage e nelle pubblicità in altri siti.

Non certo la sanzione, verso la quale la compagnia fece ricorso, valse a far cambiare la politica aziendale. Che cosa allora? Probabilmente la perdita di clienti, che si sono resi conto che la low cost tanto low cost non è. E allora spazio a dei lavori di manutenzione sul sito che hanno portato varie novità. Prima di tutto, è stato abolito l’antipatico codice Captcha, che doveva essere immesso per confermare la nostra “natura umana”, impedendoci di fare ricerche veloci. E poi, e questa è la notizia principale, finalmente i prezzi appaiono nella loro interezza, completi di tutte le tasse obbligatorie. Esattamente come sugli altri siti, tutte le spese opzionali (bagaglio da stiva, prenotazione posto, assicurazione di viaggio, ecc…) vengono calcolate in seguito. Purtroppo però, scopriremo solo alla fine quanto ci costa pagare con la carta (e questo perché dipende dal tipo di carta che usiamo).

Ora che i prezzi non sembrano più così bassi, cosa cambierà? Probabilmente niente, poiché nonostante tutto il male che se ne dica, il vettore irlandese propone sempre le tariffe più basse di mercato. Per questo motivo si è collocata come seconda compagnia aerea preferita dagli italiani dopo Alitalia, nonostante la bufala di Ryanair stessa che in un comunicato stampa aveva dichiarato il sorpasso. Certo, prezzi così scontati portano automaticamente a un calo dei servizi, e la parodia Brianair di Caterina Guzzanti è efficace nella presa in giro. Ma d’altronde se vogliamo risparmiare non possiamo avere tutto.

Foto da Flickr

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