Una storia che lascia senza dubbio senza parole. Si tratta di un ritrovamento insolito avvenuto sulla spiaggia. Ecco di che si tratta.
A volte una semplice passeggiata sulla spiaggia può trasformarsi in un vero e proprio momento eroico. Non è raro leggere di incredibili scoperte, salvataggi inattesi. Insomma, imprese che trasformano un comune cittadino nel personaggio del giorno. Come nella storia che vi raccontiamo oggi.
Un ritrovamento insolito sulla spiaggia
Per raccontare questa vicenda dovremo viaggiare lontano, fino in Brasile. Nello stato di San Paolo si trova infatti la spiaggia di Ilha Comprida. Un vero paradiso naturale, con una distesa di sabbia finissima ed acqua pulitissima. Non ancora raggiunto dal turismo di massa, è però una tappa molto consigliata qualora si fosse in vacanza a San Paolo.
Che a sua volta è una località ricca di tradizione e cultura. Si trovano qui prestigiosi edifici opera di architetti famosi e chiese incredibili. E proprio in queste zone stupende una coppia si è resa protagonista di un ritrovamento insolito avvenuto proprio sulla battigia.
Loro lo hanno definito una mano aliena. E ad osservare le immagini, effettivamente lo scheletro farebbe pensare proprio a quello. Ma è davvero così? I protagonisti della vicenda si chiamano Leticia Gomes Santiago e Devanir Souza. I due dopo i primi attimi di stupore, hanno scattato diverse foto ed un video. La testimonianza è diventata virale, scatenando i commenti degli utenti. C’è chi senza ombra di dubbio lo definisce un extraterrestre, chi lo paragona ad Et.
Ovviamente molti utenti hanno consigliato di contattare degli esperti. E la coppia così ha deciso di fare.
Il mistero svelato
La coppia ha raccontato la vicenda anche ai giornali. “Abbiamo pensato immediatamente che non fosse una mano umana – affermano – innanzitutto per le dimensioni, ma poi anche per la incredibile quantità di ossa”.
Seguendo il suggerimento degli utenti i due hanno postato le immagini su diversi social, finché a svelare il mistero non ci ha pensato un biologo marino di nome Eric Comin. Lo scienziato senza alcun dubbio ritiene che in questi resti non ci sia assolutamente nulla di alieno. Anzi, si tratterebbe di un cetaceo, forse addirittura un delfino. Un animale che in queste spiagge è in realtà davvero molto diffuso.
Nulla di curioso dunque. Questa appendice ha un aspetto alieno, ma in realtà è un tratto comunissimo delle balene e dei cetacei sin dalla loro apparizione sul nostro pianeta più di 50 milioni di anni fa. Sotto la carne sono infatti dotati di un arto composto di cinque dita. Si chiama arto pentadattilo. Lo troviamo non solo nei cetacei, ma negli anfibi e anche negli esseri umani.
Cobin afferma che per averne certezza servirebbero ovviamente test specifici, ma che secondo lui il cetaceo in questione sarebbe morto almeno un anno e mezzo fa. Inoltre rivolgendosi all’utenza generale, ci ha tenuto a ricordare che in caso di ritrovamenti animali sulle spiagge, si dovrebbe sempre avvisare le autorità. In particolare il Cananéia Research Institute.