Rinchiusa in una gabbia per 20 anni, era pelle e ossa: la rinascita emoziona

Dopo vent’anni vissuti in una gabbia, ora finalmente è in un luogo dove, accudita e curata, sta ritornando alla vita.

Tigre salvata
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Per vent’anni questo grande felino ha vissuto imprigionato in una gabbia. Malnutrita e dimenticata, l’animale oramai non era più in grado di reggersi sulle sue zampe. Il suo mantello aveva perso il pelo in diversi punti e i suoi occhi erano spenti.

Fortunatamente l’Associazione Tailandese Wildlife Friends Foundation Thailand dopo essere venuta a conoscenza di questo luogo che deteneva diversi felini, è riuscita a portarli tutti in salvo.

L’operazione di salvataggio risale ancora a dicembre del 2023. I volontari dell’associazione hanno dovuto sedare gran parte dei felini per poterli portare in salvo. Salvare la tigre che i volontari hanno chiamato Salamas è stato piuttosto impegnativo.

Le sue condizioni non hanno permesso infatti ai veterinari di sedarla. Dopo un viaggio di 12 ore sono finalmente arrivati al santuario in cui Salamas, un poco alla volta, sta tornando alla vita.

Il ritorno alla vita

Dopo accurati controlli, i veterinari hanno studiato un’alimentazione per lei adeguata e diverse terapie. Già dopo un mese Salamas non era certamente più la tigre che avevano trovato in quella gabbia.

Le cure e l’alimentazione stanno funzionando ed ora riesce a camminare per periodi più lunghi e ad esplorare ciò che la circonda. La Tiger Rescue Center sarà la sua nuova casa per sempre.

Si tratta di un santuario dedicato alle tigri. Qui Salamas avrà a sua disposizione ettari di terreno, prati e un lago in cui nuotare. Per i felini cresciuti in cattività non è infatti possibile fare ritorno nella loro casa d’origine.

Il centro, al momento, sta ospitando una ventina di tigri. Alcune di queste sono state salvate dallo zoo di Phuket. Altre ancora da un allevamento illegale, salvate da una ONG. Si è trattato del più grande salvataggio della storia della Thailandia.

Tigre
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In questo allevamento le tigri venivano rinchiuse in piccole gabbie di cemento da moltissimi anni. Alcuni documenti fotografici dello zoo di Phuket hanno mostrato come alcune tigri camminassero continuamente in tondo, tenute da catene molto corte.

Questo per permettere ai turisti di posare per una fotografia. Persone dall’etica discutibile che, per il proprio tornaconto, non si fanno alcuno scrupolo a maltrattare animali di ogni genere.

Animali come oggetti

Un modo per fermare queste crudeltà da parte del singolo è quello di evitare di sostenere con il proprio denaro zoo o circhi che trattano gli animali solo come oggetti da fotografare o per divertimento.

Sembra che ad oggi, in Thailandia, ci siano ancora, circa, 150 tigri che vivono allo stato brado. L’Unione Internazionale della Natura ha dichiarato questa specie in pericolo di estinzione a causa del bracconaggio, del traffico illegale e della frammentazione dell’habitat.

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