Riaprono le tombe dell’Antico Egitto e ritrovano un testo che fa emozionare tutti

Due tombe dell’Antico Egitto sono state di recente riaperte e analizzate approfonditamente. Da questi studi è emerso qualcosa di straordinario.

Riaprono le tombe
Riaprono le tombe – viaggi.nanopress.it

Nessuna civiltà del passato è forse più affascinante e misteriosa di quella dell’Antico Egitto. La cultura egizia, infatti, con i suoi riti della morte e tutta quella serie di usanze volte al passaggio dalla vita terrena all’aldilà, è sempre argomento di studi per gli archeologi e gli egittologi di tutto il mondo.

A questo proposito, da pochi giorni alcune sale del tempio di Hatshepsut sono state finalmente aperte al pubblico dopo i lavori di restauro, così da poter mostrare a tutti i loro segreti nascosti.

Il tempio di Hatshepsut: un luogo sacro sulle sponde del Nilo

Quello di Hatshepsut è considerato uno dei monumenti funerari più belli dell’antico Egitto, una vera e propria opera architettonica eccezionale.

Si tratta di una struttura a più piani, interamente scavata nella roccia e abbellita da portici colonnati, rilievi e statue magnifiche. È situata alle spalle della valle del Nilo, esattamente sotto le scogliere di Deir el Bahari, vicino alla Valle dei Re e alla città di Luxor.

tombe dell’Antico Egitto
tombe dell’Antico Egitto – viaggi.nanopress.it

La sua particolarità però non riguarda solo la sua maestosa struttura, ma anche e soprattutto la persona a cui apparteneva. Hatshepsut infatti era una donna, la prima regina che riuscì a sfidare la tradizione e a regnare per molto tempo dopo un lungo periodo di egemonia maschile.

Sarebbe anche l’unica a essere rappresentata con vesti e accessori maschili e a indossare persino la barba posticcia tipica dei faraoni.

Quando è stato scoperto intorno al XIX secolo, il tempio di Hatshepsut era in stato di rovina. Solo nel corso del secolo successivo fu poi finalmente oggetto di attività di restauro.

Hatshepsut
Tempio di Hatshepsut – viaggi.nanopress.it

Di recente due delle sale del tempio hanno aperto le porte ai visitatori, dopo essere state in origine valutate come delle semplicissime tombe. E invece gli studi hanno rivelato un’altra verità.

I due luoghi di sepoltura, situati ai margini del santuario in onore di Amon Ra, presentavano inusuali anticamere che hanno spinto gli esperti a volerne sapere di più. Così, per molto tempo, un team di scienziati ha esaminato sotto ogni aspetto e in modo approfondito le tombe in questione.

Gli studi hanno rivelato che le due sale di sepoltura appartenevano una, la Tomba di Meru, a un nobile funzionario, e l’altra, la Tomba di Juhoti, a un supervisore del tesoro di stato.

Riaperte due tombe dell’Antico Egitto: la recente scoperta all’interno del tempio

Ma l’importanza delle ricerche non si ferma solo alla scoperta dei proprietari delle tombe. Sulle pareti delle sale antistanti alla camera sepolcrale vera e propria, infatti, gli archeologi hanno ritrovato delle iscrizioni. Solo adesso però, dopo un lungo lavoro di decifrazione, siamo in grado di interpretarle.

Questo ha quindi puntato l’attenzione degli esperti su un aspetto ancora poco noto del rito funerario degli egizi.

Sembrerebbe che le due tombe siano delle zone adibite al culto della morte e ai rituali che precedevano e seguivano la pratica dell’imbalsamazione del defunto.

In queste aree gli antichi egizi selezionavano le sostanze e gli oli aromatici con i quali prendersi cura del corpo del morto, e conservavano le vesti in lino con le quali lo vestivano.

Tempio di Hatshepsut
Tempio di Hatshepsut – viaggi.nanopress.it

La scoperta più interessante, quella che ha lasciato di stucco gli archeologi, è però un’altra. In una parete nei pressi della Tomba di Juhoti si trovano incisi nove capitoli del Libro dei Morti.

Si tratta dell’antico testo contenete le formule da recitare per poter compiere il viaggio dalla terra dei vivi a quella dei morti. Per gli studiosi e tutti gli appassionati di egittologia queste due nuove sale rappresentano quindi una testimonianza importantissima per quanto riguarda le usanze funebri degli antichi egizi, e tutti i particolari a queste legati. Mai prima d’ora erano state descritte in maniera così dettagliata.

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