Ci sono posti nel nostro paese dove traslocare può cambiarti la vita. Località meravigliose per lavorare da remoto per 28.000 euro di incentivo.
Uno smartworking sovvenzionato di circa 28.000 euro, ma perché? Per fermare il fenomeno dello spopolamento in questi bellissimi borghi italiani. In alcuni casi, gli annunci di sussidi finanziari per chi si trasferisce verso piccole città e piccoli borghi hanno suscitato scalpore.
Potrebbe essere una cosa positiva. Ciò significa che l’allargamento dell’iniziativa si sta diffondendo ed è più probabile che le persone partecipino.
Lavorare da remoto in località bellissime
Ovviamente, trasferirsi in un piccolo borgo comporta alcuni sacrifici. Non ci possono essere dubbi. Questo deve essere fatto privandosi la cosiddetta vita notturna. Quindi privarsi della follia dei locali e del vero centro storico della grande città. Ottenendo in cambio molto poco.
Per coloro che hanno poco interesse a evitare i vizi della vita di città, allora vale la pena concentrarsi sui potenziali vantaggi del trasloco: costi inferiori, cibo più sano, aria più pulita e coesione sociale, serenità e calma e bonus e agevolazioni fiscali di diverse migliaia di euro.
Sovvenzioni di 28.000 euro per fermare lo spopolamento
“Il 75 per cento dei comuni, circa 321 su 404, ha meno di 5.000 abitanti”, ha spiegato l’assessore Orsomarso. “Queste realtà hanno una propria dimensione economica, in cui ci sono formazioni sociali che devono essere ripensate e strutturate. Oggi vogliamo giocare una grande partita”. Vengono infatti rivolti i bandi regionali ai comuni della Calabria con popolazione inferiore a 2.000 abitanti.
Diversi comuni sardi hanno offerto incentivi fino a 15.000 euro a chi è diventato residente negli ultimi mesi e decide di acquistare un immobile di proprietà. Un ammontare significativo. In Calabria l’importo è stato quasi raddoppiato con un bonus di 28.000 euro.
Si tratta, per usare un eufemismo, di un vero e proprio sussidio per le giovani coppie o nuclei familiari che sono chiamate a dire addio alle frenetiche realtà urbane e rassegnarsi invece a una vita un po’ più idilliaca e bucolica.
Chi aderisce all’offerta può ricevere un prestito una tantum (circa 20.000 euro) per sostenere l’inizio della propria attività, oppure uno stipendio fino a 1.000 euro al mese per 2-3 anni.
Ma quali sono questi borghi calabresi? A Cosenza ci sono: Aieta, San Donato di Ninea, Civita e Albioni. A Crotone ci sono: Caccuri, Santa Severina e Reggio Emilia: Sant’Agata del bianco, Siamo e Bova.
I requisiti per partecipare
Chiunque abbia meno di 40 anni può richiedere l’adesione al Beneficio Economico. Con l’obbligo di spostare la propria residenza in uno dei Comuni della Calabria con popolazione inferiore a 2.000 abitanti entro 90 giorni dalla comunicazione di approvazione di una domanda di accesso proveniente da un Comune italiano con 2.000 abitanti o da altri Paesi . Per maggiori informazioni visita il sito ufficiale della Calabria.