Quello che è stato trovato nello stomaco di questo capodoglio ha fatto rimanere tutti senza parole. Di seguito tutti i dettagli.
I capodogli sono degli odontoceti che assomigliano alle balene. Non fanno parte però della stessa famiglie di quest’ultime. Sono dei cetacei che al posto dei denti hanno i fanoni e hanno dimensioni notevoli. Infatti possono avere una lunghezza che arriva fino ai 18 metri. E il loro peso può arrivare fino a 45 tonnellate.
Si riconoscono e si differenziano dalle balene per la forma della testa. Infatti questa è una delle loro caratteristiche. La testa è un terzo di tutto il corpo del capodoglio ed è leggermente arrotondata. Hanno poi lo sfiatatoio posizionato più a sinistra ed infatti lo spruzzo tende sempre ad essere inclinato.
Un’altra loro caratteristica è il modo di dormire. Infatti i capodogli dormono in verticale ed è fatto per alcune ragioni. La prima è che in questo modo riescono prima a salire in superficie a respirare e l’altra è per difendersi. Purtroppo però questa specie è a rischio e lo dimostra quello che è stato trovato nello stomaco di un capodoglio.
Ecco cosa è stato trovato nello stomaco di un capodoglio
Il capodoglio è quindi il più grande degli odontoceti e il più grande predatore al mondo. Può vivere fino a 70 anni o più. Le femmine di questa specie partoriscono ogni 4 o 20 anni e si prendono cura dei cuccioli per oltre 10 anni. Ma purtroppo la loro vita è messa in pericolo e questo ne è un esempio chiaro.
L’Unione internazionale per la conservazione della natura ha già aggiunto il capodoglio alla sua lista di specie selvatiche in via di estinzione. Questo perché ogni anno sempre più capodoglio vengono trovati a terra, spiaggiati e senza vita. Per questo motivo si è deciso di indagare.
Gli scienziati hanno deciso di scoprire il motivo e per questo hanno guardato l’interno di un capodoglio spiaggiato. Hanno trovato all’interno dello stomaco un gran numero di oggetti di plastica. Inoltre, all’interno della balena sono stati trovati anche una rete da pesca di 13 metri ma soprattutto alcuni pesci e uccelli marini.
La situazione è davvero preoccupante e ad essere in pericolo non sono solo i capodogli o le balene ma tutte le specie marine. Queste soffrono la grande quantità di rifiuti non riciclati che sono presenti in natura e se non si interviene molti altri animali purtroppo faranno la fine di questo capodoglio.
La situazione della plastica negli oceani
Gran parte della plastica, circa il 90% di essa, non viene riciclata. Questa va a finire poi in mare. Sono 8 milioni di tonnellate le plastiche e le micro-plastiche non riciclate che finiscono in mare ogni anno. Queste diventano cibo per i pesci che inconsapevolmente si avvelenano e muoiono per indigestione o per soffocamento.
La situazione è davvero preoccupante e sono tante le specie marine minacciate dai rifiuti galleggianti e dall’inquinamento presente in mare. Tra queste ad esempio la tartaruga caretta caretta o la balenottera comune. Ma queste due specie sono solo un esempio perché sono tante quelle che nel tempo le stanno seguendo come appunto i capodogli.