C’è stata una scoperta archeologica molto emozionante nel cuore di una regione italiana. Rinvenuti resti di epoca romana.
Diventano sempre più rilevanti le scoperte archeologiche riguardanti il nostro Paese, in particolare la Campania, culla della cultura e della storia. Hanno fatto un’incredibile quantità di ricerche per scoprire cose mai viste prima.
Gli archeologi stanno trovando sempre più prove sulla storia e la cultura del nostro paese. Questa è una grande notizia, perché la Campania è un luogo molto importante nella storia dell’Italia.
La villa romana di Stabia più antica
Castellammare di Stabia è un luogo dove i romani hanno vissuto per molti anni. Persone estremamente intelligenti e per l’epoca che era, erano anche estremamente all’avanguardia.
Sono stati infatti proprio loro a costruire strutture architettoniche che sono ancora oggi studiate dai ricercatori. Quello che sbalordisce è la conoscenza dell’uso dei materiali e la strepitosa intelligenza nell’edilizia.
Gli archeologi hanno scoperto dei reperti di altissimo valore nell’area che una volta era l’antica Stabie. Gli archeologi sono rimasti molto sorpresi dalle ottime condizioni dei reperti.
La villa romana, Villa Arianna, risale al II secolo a.C. e si trova sulla collina di Varano. Hanno scavato poco più di un terzo dell’edificio, ma la maggior parte è ancora nascosta sotto terra. Il nome di questo luogo deriva da una parte della città dove si può vedere un dipinto di una ragazza di nome Arianna che fu abbandonata da Teseo.
In questo momento, è difficile capire a chi appartenesse originariamente la villa. Ma si tratta probabilmente di un antico senatore romano morto nel corso dell’eruzione del Vesuvio nel 79. La stessa causa per cui Stabia fu seppellita.
Un serbatoio dell’acqua romano
Quello che è stato scoperto a Villa Arianna sono degli elementi che rimandano al sistema dell’acqua della villa. Alcuni serbatoi decorati in piombo sono stati trovati in perfette condizioni. Questi strumenti saranno utili per controllare l’intensità dell’acqua e renderla fruibile in tutte le camere della residenza romana.
Hanno rinvenuto il serbatoio dell’acqua nel corso della fase di pulitura del giardino della villa e durante la demolizione delle barriere architettoniche. Il serbatoio in piombo è un sistema antico di distribuzione idrico presente nell’area interna dell’edificio.
La scoperta è entusiasmante perché, come abbiamo già detto, consente di comprendere meglio il flusso d’acqua che si distribuiva negli ambienti della villa. Al pezzo centrale erano collegate le due condutture che alimentavano sia il gioco di acqua dell’atrio sia l’impianto termico della villa.
Le decorazioni intorno al serbatoio sembrano indicare che fosse in una posizione dove chiunque poteva vederlo, anche i visitatori.
La nuova scoperta ha portato a nuove ricerche e ci aiuterà a conoscere meglio la regione della Campania.