Previsioni meteo, allarme da Giuliacci: caldo anomalo in queste regioni

Previsioni meteo: l’Ottobrata è arrivata in queste regioni d’Italia. Caldo anomalo e temperature che toccano anche i 30° almeno fino a sabato 8 ottobre.

Previsioni Meteo Ottobrata
Mario Giuliacci – viaggi.nanopress.it

L’autunno in teoria sarebbe già arrivato da un pezzo. Gli amanti della stagione, però, dovranno ancora aspettare per tirar fuori copertine da divano, sorseggiare tisane e cioccolate fumanti, e avvolgersi in maglioni caldi. Il mese di ottobre infatti è giunto travestito d’estate, portando un’ondata di caldo e temperature fino a 30° C su alcune regioni italiane.

Previsioni meteo, ecco l’Ottobrata: Giuliacci lo aveva predetto

Siamo al 5 di ottobre, ma sembra di essere ancora quasi in piena estate. È il fenomeno della tipica Ottobrata, una fase passeggera di temperature miti e tempo soleggiato che spesso si verifica nel mese di ottobre. Niente di allarmante, quindi, spiega il meteorologo Mario Giuliacci. Il caldo potrebbe persistere per ancora qualche giorno, toccando picchi di 28° C e 29° C nelle regioni del Sud e sulle isole maggiori.

Anche nelle grandi città, tuttavia, si potrebbero raggiungere i 25° C durante le ore più calde, in particolare a Roma, Napoli, Milano, Bologna, Firenze e persino Bolzano.

Questa parentesi di caldo fuori stagione, destinato a proseguire sempre di più almeno fino a sabato 8 ottobre, è causata dal passaggio dell’anticiclone delle Azzorre nel Mediterraneo.

Ottobrata: perché si chiama così?

Quando parliamo di Ottobrata oggi ci riferiamo a quel periodo autunnale caratterizzato da giornate soleggiate e temperature piacevoli. Il mese in questione è ottobre, un momento dell’anno alquanto instabile che alterna giornate di maltempo ad altre stabili e piene di sole. A ottobre le temperature sono spesso ancora miti e fanno venir voglia di stare all’aria aperta, magari con i nostri vestiti preferiti, a godere ancora un po’ di giornate quasi estive prima che il freddo prenda il sopravvento definitivamente.

In origine, però, il termine Ottobrata veniva utilizzato nel Lazio, specialmente a Roma, per indicare le tipiche scampagnate autunnali che spesso si facevano di domenica durante le belle giornate.

Le Ottobrate romane avvenivano per lo più durante la vendemmia ed erano viste come delle vere e proprie feste, dei momenti gioiosi da condividere all’aperto. Ci si recava in campagna e una volta arrivati iniziava la festa tra cibo, vino e musica. Le mete predilette erano quelle nei pressi di Monte Testaccio, Ponte Milvio e le aree vicine ai vigneti. Questa bellissima tradizione è stata portata avanti dai romani fino al ventesimo secolo, poi l’urbanizzazione delle periferie ne ha pian piano segnato la fine.

Previsioni meteo: l’estate d’ottobre

Picchi di 30° C nelle isole maggiori italiane, caldo insolito anche sulle Dolomiti e mari le cui temperature raggiungono anche i 26° C: è autunno, eppure l’estate non sembra mai essere finita. In alcuni posti d’Italia fa ancora caldo, tanto da far venire voglia di andare ancora al mare.

Il meteorologo di www.ilmeteo.it Lorenzo Tedici ha rilasciato a riguardo alcune dichiarazioni in un’intervista che, se in un primo momento potrebbero apparire vantaggiose e interessanti, in realtà dovrebbero farci preoccupare e non poco.

L’esperto ha infatti dichiarato che, secondo l’ultimo studio sull’Indice di Vivibilità Climatica, a causa del surriscaldamento globale negli ultimi 10 anni le temperature in Italia sono aumentate di un grado. Questo vorrebbe dire che tra un secolo potremmo avere quasi 10 gradi in più. Visto il trend, inoltre, tra meno di 10 anni potremmo anche assistere a una vera e propria estate in ottobre e

“Probabilmente sposteremo le ferie in autunno, non avremo più il Ferragosto, perché farà troppo caldo, ma festeggeremo il Ferrottobre”.

Una conferma di quanto detto è data da ciò che sta già accadendo: negli ultimi tempi infatti sono sempre di più i turisti scandinavi che prenotano le proprie vacanze al mare in Sicilia, e in generale al sud Italia, anche fino a Natale.

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