In Italia, una situazione sta creando forti disagi nonostante quello che sta accadendo. Ecco le zone a rischio.
Da quasi un mese, in Italia, sembra piovere ininterrottamente e questo sta creando forti disagi.
Voli aerei, treni e molti altri mezzi hanno sospeso le loro corse per evitare brutte sorprese e mantenere la sicurezza dei passeggeri.
La grave situazione che attanaglia l’Italia: ecco le zone a rischio
Le forti alluvioni che ci sono state e che continuano a proseguire in questi giorni, stanno mettendo in allarme tutti quanti.
La regione maggiormente colpita è stata l’Emilia Romagna, che ha sta lottando contro le avversità del tempo.
Alcune città di questa regione sono state sommerse dall’acqua che è arrivata a livelli davvero esagerati.
Purtroppo, quest’acqua non può essere riutilizzata in quanto non ci sono sistemi adatti per poterlo fare.
In questo modo, l’acqua piovana, sarebbe stata utile durante l’estate per irrigare i campi e innalzare il livello di fiumi e di laghi.
Questo perché, nel 2022, il grande caldo che c’è stato e che si è prolungato fino a inizi novembre, ha provocato dei seri problemi dovuti alla siccità.
Molti terreni si sono spaccati creando dei solchi importanti, fiumi e laghi hanno abbassato il loro livello per via dell’evaporizzazione e isolotto si sono creati laddove non c’erano.
Le coltivazioni hanno sofferto la mancanza di acqua con un risultato che è ricaduto anche sul costo di frutta e verdura.
Le precipitazioni di questo periodo, possono far sperare che il problema della siccità sia risolto, ma non è così.
Il rischio dell’aumento di siccità nonostante le piogge
Si teme, infatti, che la prossima estate sarà più calda rispetto la scorsa e che le alte temperature perdurino fino alla fine di novembre.
Questo, potrebbe provocare un aumento della siccità che di certo non si è risolta con le alluvioni di questo mese.
La scarsità della rete idrica, presente in Italia, ogni anno fa perdere quantità di acqua difficili da misurare.
Pertanto, questa acqua non può essere depurata e tramutata in acqua dolce e neanche utilizzata per coltivare i campi e né in ambito urbano.
Manca un progetto che preveda l’utilizzo di questa pioggia per poter sfruttarla per evitare l’aumento della situazione della siccità che mette a rischio alcune zone della Penisola.
Il Trentino Alto-Adige, con l’Emilia Romagna, le zone delle Polesine e la provincia di Rovigo, stanno soffrendo per via dei danni delle alluvioni.
Specialmente in Trentino, le piogge, sono state seguite da un lungo periodo di siccità e non si è riusciti ad immagazzinare tutta questa acqua per poi sfruttarla.
Quindi, in questa zona, così come in Sardegna e in Sicilia, dove in alcune città i gradi superano i 45°, si rischia che il problema della siccità non sia risolto del tutto.
In molti, infatti, pensano che con queste piogge, i raccolti siano salvi, ma al contrario, precipitazioni così violente non fanno altro che rovinare i frutti che saranno in tavola per l’estate.
Non ci resta che sperare che la situazione migliori e la siccità non diventi un problema che non si possa più risolvere.