[galleria id=”6837″]
La Polinesia Francese è da sempre una meta da sogno: un viaggio fai da te è un modo originale per viverla andando oltre le mete più turistiche e consigliate da agenzie di viaggio e tour operator, e per entrare più in contatto con gli abitanti e le usanze del luogo. Come nei viaggi organizzati, anche in un viaggio fai da te è vivamente consigliabile vedere più isole durante la permanenza; la Polinesia Francese si divide infatti in cinque arcipelaghi: le Isole della Società, caratterizzate da isole vulcaniche tra cui Tahiti e Bora Bora, le Australi, le Tuamotu, a cui appartengono 78 atolli corallini tra cui Rangiroa e Manihi, le Gambiere le Marchesi. Il volo per raggiungere Papeete, sull’isola di Tahiti, è molto lungo e stancante, ma vale davvero la pena di affrontarlo: per questo è consigliabile soggiornare in Polinesia per almeno 15 giorni, così da avere la possibilità di vedere più isole con calma.
Il periodo migliore per fare un viaggio nella Polinesia Francese va da maggio ad ottobre, cioè durante l’inverno dell’emisfero australe; ne consegue che agosto sia il periodo di punta per il turismo, e se non avete altra possibilità che andare proprio in questo periodo, il consiglio è di prenotare il volo di andata e ritorno dall’Italia, i voli interni tra un’isola e l’altra e il pernottamento con mesi di anticipo. Anche se decidete di viaggiare “all’avventura” senza prenotare la sistemazione dall’Italia avrete comunque la possibilità di trovare alloggi molto dignitosi e magari vi imbatterete nella cordiale ospitalità dei locali: il segreto in questo caso è sapersi adattare ed avere molta pazienza. Qualunque sia il vostro itinerario, vi consigliamo di fare il Pass per i voli interni, che vi permette di risparmiare una cifra non indifferente. A Papeete, una volta atterrati, non perdetevi il variopinto mercato; per il resto, se cercate tranquillità su spiagge bianche e soleggiate mettetevi lo zaino in spalla e partite prima che potete per la vostra prima destinazione!
Sicuramente l’isola di Bora Bora è la più turistica, ma anche la più scenografica, e merita sicuramente una visita da parte di chiunque trascorra le vacanza in Polinesia: è proprio qui che i paesaggi paradisiaci e da cartolina che si vedono ovunque prendono vita, regalando panorami mozzafiato sin dall’arrivo in aereo, quando si vede il verdissimo vulcano dell’isola ergersi in mezzo agli atolli, in polinesiano motu. Gli atolli, come del resto le isole, sono circondati da una barriera corallina di incommensurabile bellezza, che si può ammirare facendo snorkeling o immergendosi nell’oceano; una cosa molto importante è ricordarsi di portare le apposite scarpette per camminare sui coralli! Il paradiso tropicale polinesiano, tra acque cristalline e atolli, continua a Rangiroa, che è l’atollo più grande della Polinesia e il secondo più grande del mondo: qui però non troverete lunghe spiagge bianche, perchè esse si trovano prevalentemente sui motu, quindi non restate delusi, anche se questo è molto difficile visto il paesaggio paradisiaco che domina l’isola. Come nelle altre isole, si possono fare delle escursioni in motoscafo, in catamarano o in canoa tra i vari atolli, e questo permette ovviamente di ammirare la bellezza delle spiagge, delle isole e del mare. Qui la domenica è un giorno sacro, quindi se partite senza aver prenotato nulla fate in modo di non arrivare proprio di domenica, perchè trovereste tutto chiuso.
L’isola di Moorea, nell’arcipelago della Società, merita sicuramente una sosta, perchè dopo Bora Bora è una delle più scenografiche, con la sua vegetazione rigogliosa e le sue montagne, come per esempio il monte Toheia, alto più di 1200 metri. Se cercate un paradiso più incontaminato in cui la presenza di turisti è più scarsa, allora dovete andare a Huahine, conosciuta come l’isola “selvaggia”: qui troverete il mare più bello a sud, a Huahine Iti, la barriera corallina e, come in tutte le altre isole, potrete assistere a spettacoli e danze in costume. Anche Raiatea è una eta imperdibile: è poco turistica per la mancanza di spiagge di sabbia bianca, visto che ha solo coste rocciose, ma è molto selvaggia ed ha un meraviglioso paesaggio ricco di foreste tropicali, corsi d’acqua e montagne, e in più è “l’isola sacra”, perchè è stata il centro nevralgico dell’antica religione polinesiana e anche il centro culturale della stirpe dei Maori. In questo caso vi consigliamo un’escursione guidata per ammirare al meglio le bellezze dell’isola, tra cui il fiore endemico polinesiano dai petali bianchi, il Tiarè Apetahi; un’altra attrattiva da non perdere è la barriera corallina dell’isola, unica nel suo genere perchè divisa in due parti, una più al largo ed un praticamente a riva.