Pesca una creatura molto strana durante una tranquilla sessione in mare. Gli esperti confermano la sua identità.
Nelle profondità dei mari italiani si trovano creature straordinarie. Alcune di queste sono molto conosciute dall’uomo, tanto da non creare stupore nel caso in cui se ne avvisti qualcuna. Altre invece, nonostante vivano da sempre qui, sono però molto difficili da incontrare. E così, quando capita di imbattersi in specie mai viste prima, lo stupore e la meraviglia sono incommensurabili e inevitabili.
Nelle acque tra Metaponto e Marina di Ginosa, in provincia di Taranto, un appassionato di pesca si è più volte trovato a tu per tu con pesci particolari e inusuali. É di pochi giorni fa, per esempio, l’incontro con un pesce alquanto raro da pescare nei nostri mari.
Pescatore si imbatte in una strana creatura durante la sua uscita in mare
L’amore per il mare, la passione per la pesca, e forse un pizzico di fortuna. Questi tre elementi messi insieme hanno permesso al pescatore Giandomenico Capodiferro di imbattersi in creature straordinarie più di una volta.
L’uomo, un laertino, è infatti più volte stato protagonista di incontri ravvicinati con pesci insoliti.
Solo un anno fa aveva pescato per esempio un esemplare lungo quasi due metri di Pesce Remo. Questo esemplare, conosciuto anche come Re delle Aringhe, pesce serpente o pesce sciabola, è difficile da avvistare nel Mediterraneo. Di solito infatti vive negli abissi dell’oceano, a profondità comprese tra i 300 e i 1000 metri.
Questa volta, invece, ad aver abboccato alla sua esca qualche giorno fa è stato un incredibile pesce non molto noto nei nostri mari. Si tratta di uno Stromateus fiatola, più comunemente noto come Pesce Fieto. A confermare l’identità della creatura pescata sono stati amici ed esperti ai quali il pescatore avrebbe inviato delle foto per saperne di più.
Pesca una creatura molto strana: è un Pesce Fieto
L’uomo si trovava al largo di Marina di Ginosa per trascorrere come di sua consuetudine uno dei suoi ritagli di tempo settimanali in mare. Quel giorno, però, era del tutto inconsapevole di star per incontrare un pesce che non si vede spesso dalle nostre parti.
Quando qualcosa abbocca al filo della sua canna, Giandomenico capisce sin da subito di aver pescato qualcosa di inusuale che non aveva mai visto prima. A questo punto chiede informazioni sulla creatura appena pescata ad amici, colleghi e altri esperti per sapere di più sull’esemplare catturato.
Alla richiesta d’aiuto del pescatore, in molti hanno confermato la specie del pesce appena visto, molto simile a prima occhiata a un’orata: un Pesce Fieto.
Si tratta di un esemplare molto raro da pescare nei mari italiani. La sua popolazione è invece molto frequente nell’area compresa tra il Golfo di Biscaglia e Capo di Buona Speranza e tra il Golfo di Guascogna e le coste dell’Africa bagnate dall’Atlantico centro orientale.
Seppur non si tratti di una specie particolarmente ricercata per il commercio, le sue carni sono buone e parecchio apprezzate.
Riconoscerlo in età adulta è semplice. Questo pesce è infatti caratterizzato da una forma corporea ovale, una testa piccola e degli occhi altrettanto piccoli. Principalmente la sua colorazione è grigiastra, ma da giovane si mostra con sfumature giallastre.
Il Pesce Fieto si nutre di meduse e piccoli organismi, ed è conosciuto in diverse parti d’Italia con nomi dialettali quali Alicella in Calabria, e Sciatula o Pisci Sapuni in Sicilia.