Uno dei principali aneddoti che ruotano intorno ad un luogo incredibile, principale attrazione della città in cui si trova. Perché la Sagrada Familia è un’opera incompiuta da 137 anni? Scopriamolo insieme.
Sicuramente senza ombra di dubbio il simbolo di Barcellona, la Sagrada Familia è un’opera di maestosa bellezza. Il suo segreto è nel particolarissimo stile che all’inizio della sua costruzione generava sentimenti contrastanti negli stessi cittadini spagnoli e che ha poi fatto breccia nel cuore di tutti.
Al punto di essere diventata nel 2005 un Patrimonio dell’Umanità UNESCO, ed anche uno dei luoghi più visitati al mondo nel 2022. Un monumento così grandioso ha però una storia controversa, legata alla sua costruzione, mai terminata. Vediamo insieme come mai.
Perché la Sagrada Familia è un’opera incompiuta?
In che senso il monumento più importante di Barcellona non è terminato? Nel senso che non tutto quello che era nel progetto originale è stato ancora costruito. Per capirlo dobbiamo tornare indietro nella storia di questa Chiesa.
Si tratta di una Basilica cattolica che risale al 1882. Sebbene sia conosciuta in tutto il mondo come Sagrada Familia, il suo nome è Templo Expiatorio de la Sagrada Familia. A consacrarla ci ha pensato nel 2010 Papa Benedetto XVI, conferendole il titolo di nona basilica minore della città di Barcellona. Un maestoso esempio di architettura gotica che arriva fino a 170 metri di altezza.
Fu il fondatore de l’Asociaciòn de devotos de san Josep, il catalano Josep Bocabella ad iniziare attraverso una raccolta fondi le opere di costruzione di questa Chiesa, acquistando di fatto una zona nel quartiere di Eixample. Come molti ricordano, la Sagrada Familia è senza alcun dubbio una delle opere più importanti dell’architetto Antoni Gaudì, che a Barcellona ha donato anche Casa Batllò e Parc Guell.
Eppure il progetto iniziale venne affidato a Franciso de Paula del Villar. All’epoca Gaudì aveva lavorato come suo assistente. E sarà proprio lui a subentrare al suo maestro nel momento dei contrasti sorti tra del Villar ed altri architetti assunti da Bocabella. Una volta che del Villar si fu tirato fuori dal progetto, Gaudì si mise all’opera. All’epoca aveva 30 anni e ancora tutto da dimostrare.
Da quel momento in avanti Gaudì lavorò senza sosta al progetto della Sagrada Familia per più di 40 anni, mentre donava a Barcellona il suo talento anche attraverso le altre opere che ancora oggi possiamo ammirare. Lo fece con grande rispetto del lavoro dei suoi predecessori, portando avanti per quello che si poteva quanto era già stato deciso in fase di progettazione, ma successivamente mettendo al servizio di questa opera tutto il suo talento, modificando ed integrando le fasi di costruzione.
Se questa basilica è quindi il frutto del lavoro di una vita del più importante architetto spagnolo, perché la Sagrada Familia è un’opera incompiuta?
L’incredibile opera di Gaudì mai terminata
Il motivo è da ricercare nella prematura scomparsa di Gaudì. L’architetto è morto prima di terminare la costruzione della Chiesa.
Antonì Gaudì mori improvvisamente investito da un tram nel 1926. Al momento della morte, a comporre la Sagrada Familia erano una delle torri e la celebre facciata della Natività, decorata dai lavori Richard Opisso, Joan Matamala e anche Carles Mani e Llorenc Matamala. Le torri incomplete, tre in tutto, furono portate a termine nei dieci anni successivi da Domènec Sugranes che era assistente dell’architetto.
Il progetto ovviamente subì una terribile battuta di arresto, dalla quale non si riprese per anni. I motivi del congelamento di lavori sono diversi. Il principale però è un tremendo episodio avvenuto nel corso della guerra civile del 1936.
I progetti originali di Gaudì andarono distrutti in seguito ad un’incursione di alcuni rivoluzionari all’interno della Chiesa. Nel tempo sono stati consultati diversi architetti esperti per capire come procedere. Soprattutto per ricostruire quello che era il disegno definitivo di Gaudì sono serviti ben 16 anni.
Perché la Sagrada Familia è un’opera incompiuta ancora oggi?
Dopo la consacrazione da parte di Papa Benedetto XVI in molti pensavano i lavori sarebbero ripresi e definitivamente terminati, e il caso ha voluto che fosse così, anche se da quel momento sono trascorsi altri lunghi anni
A quanto pare infatti già dagli inizi della sua costruzione, la Chiesa necessita di un permesso da parte del Consiglio Comunale di San Martì de Provencals. Questo permesso è arrivato il 7 giugno 2019. In questa occasione sono stati approvati i progetti e le planimetrie ricostruite dal lavoro di Gaudì.
Ad oggi sembra che finalmente la basilica potrà vedere la luce nel 2026. Una data anche molto profetica. Ricorre infatti il centenario della scomparsa dell’architetto. Sarebbe un vero omaggio alla sua memoria chiudere finalmente i lavori dell’opera principale della sua carriera.
La Sagrada Familia nonostante manchi dunque di alcune parti del suo progetto iniziale, è comunque una gioia per gli occhi. Soprattutto nel suo interno, per l’incredibile precisione nei dettagli e nel mix di stili architettonici diversi.
Attualmente la basilica si compone di 8 torri, ne mancano 10 all’appello. Sono forse una delle principali attrazioni del luogo, perché da qui si gode del miglior punto panoramico della città.
Attualmente le visite sono possibili: tutti i giorni, tutto l’anno, secondo diversi orari. I biglietti si possono acquistare sul posto, ma è caldamente consigliata una visita gratuita, considerata la grandezza e l’incredibile patrimonio artistico interno ed esterno.