Passeggiando lunga una spiaggia italiana bagnanti scoprono un reperto molto antico

Un reperto molto antico viene ritrovato durante una passeggiata. Scopriamo la storia di un ritrovamento ad opera di comuni bagnanti.

Bagnanti scoprono reperto antico
Bagnanti scoprono reperto antico – viaggi.nanopress.it

Una notizia di questi giorni che riguarda un ritrovamento archeologico proprio sulla costa. Sono sempre di più le scoperte fatte quasi casualmente, relativamente alla nostra storia passata. E sempre più spesso coinvolgono anche cittadini comuni. Le istituzioni lo ritengono un bel modo di collaborare e preservare l’enorme patrimonio ancora da scoprire, riguardo la storia dell’umanità. Vediamo insieme oggi di quale ritrovamento si tratta.

Un reperto molto antico scoperto durante una passeggiata, ecco dove

Sembra assurdo pensare di diventare autori di una scoperta archeologica semplicemente durante una passeggiata al mare. Questo è quanto accaduto a degli ignari bagnanti in questi giorni.

La notizia del ritrovamento di un reperto molto antico arriva proprio dal nostro paese. Ci troviamo infatti in Sardegna. Un territorio che da un punto di vista archeologico ci ha dato tanto e che molto altro ha ancora da scoprire. Non è la prima notizia in questo 2023 che riguarda pregevoli ritrovamenti nella regione.

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Costa Rei – viaggi.nanopress.it

La zona interessata di oggi si chiama Costa Rei. Una bella frazione, la cui costa si estende per dieci chilometri, del comune di Muravera. Appartiene alla zona denominata Sarrabus ed è molto popolare tra i turisti. Qui si trovano già diversi siti di grande interesse storico. Su tutti “la casa della contessa”, un’antica abitazione che rappresenta una grande attrazione turistica. Si rintracciano qui anche diversi nuraghi.

Non ci stupisce dunque che questa area possa continuare a regalare antichi reperti. Questa volta ad essere interessata è una porzione di Costa Rei tra le più popolate in estate. Si chiama Scoglio di Peppino, spiaggia celebre appunto per l’omonimo scoglio da dove i turisti amano osservare in lontananza l’isola di Serpentara.

E durante una passeggiata, dei bagnanti hanno notato e segnalato un lastricato antichissimo, spuntato proprio dalla sabbia.

Un antico lastricato riemerge dalle sabbie

Un ritrovamento eccezionale, soprattutto perché i bagnanti se ne sono accorti proprio a ridosso della battigia, come se spuntasse dall’acqua. Naturalmente le autorità sono state immediatamente allertate.

A raccontare il ritrovamento di un reperto molto antico è proprio l’Assessore all’ambiente Fabio Piras. Spiega che la segnalazione arriva da diversi cittadini. Non stupisce le istituzioni, perché pare che la zona intorno allo Scoglio di Peppino sia già di grande interesse da un punto di vista archeologico.

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Un reperto molto antico – foto Ansa

Tornando al lastricato, sembra essere composto di pietra arenaria. La prima ipotesi, pensando anche alla posizione in cui si trova, è che possa essere il resto di un antico porto. In questo senso si tratta di un ritrovamento davvero importantissimo, perché aiuterebbe a scoprire qualcosa in più non solo della zona di Costa Rei, ma della storia dell’intera area del Sarrabus.

Attualmente dunque ad occuparsi delle verifiche del caso è la Soprintendenza Archeologica delle Belle Arti, in collaborazione con la Capitaneria di Porto. Sono già in corso tutte le manovre per delimitare l’area affinché gli esperti possano lavorare in tranquillità e fornire informazioni più dettagliate circa l’entità del ritrovamento.

Quale futuro per lo Scoglio di Peppino?

Certo non dovrà essere semplice lavorare indisturbati in una zona tanto frequentata dai bagnanti e soprattutto con l’avvio della stagione estiva. In molti si chiedono dunque cosa accadrà qualora gli esperti confermassero l’alto valore del ritrovamento. Vien da sé che seguirebbero opportune verifiche tramite scavi più approfonditi.

Proprio per questo motivo il sindaco Salvatore Piu ha già comunicato che in questa eventualità si troverà costretto a chiedere una limitazione di ingressi in questa spiaggia. Un numero chiuso per accedervi. Un provvedimento che non farà felici i residenti o chi si reca qui in vacanza. Necessario però come è facile capire, per tutelare il valore di un ritrovamento storico.

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Scoglio di Peppino – viaggi.nanopress.it

Inoltre se ci pensiamo, la pratica di rendere a numero chiuso alcune spiagge non è così inusuale. In Sardegna ce ne sono diverse, ma anche in altre zone d’Italia e non solo per ragioni archeologiche. Spesso le motivazioni sono ambientali: cercare di preservare la biodiversità di alcune zone e/o proteggerne la fauna marina a rischio.

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