Troppo spesso il passaporto viene considerato un documento come un altro, ma non è proprio così: quello italiano è fortissimo ed è importante averne massima cura.
Dite quello che volete ma il passaporto non è un documento qualunque, tutt’altro.
Passaporto, tutto quello che c’è da sapere
In questo periodo dell’anno, dove i viaggi si intensificano, le richieste per ottenere il passaporto fioccano. Spesso, infatti, è opportuno andare oltre confine a caccia di quella meta tanto desiderata nel corso dell’anno. Quello che in tanti non sanno, però, è l‘importanza di questo documento, le procedure per ottenerlo e come custodirlo senza incappare in situazioni spiacevoli.
Ci sono tante cose da sapere su questo documento, più di quante se ne possano immaginare. Alcuni pensano che si tratti di un semplice libretto con dei timbri e non gli danno la giusta importanza. La cosa curiosa è vederlo illuminato da una torcia con luce UV LED, sapere cosa succede? Il Passaporto quasi brilla, vengono messi in risalto i simboli, i timbri, ed evidenziati i colori.
Ogni passaporto racconta molto più di quello che si possa immaginare, racconta la storia e la forza di un paese. Forse in pochi sanno che il passaporto italiano è uno dei più forti al mondo. Ma cosa significa questo? Entriamo nel dettaglio. La maggior parte delle persone non sa che non esiste un unico passaporto ma ci sono ben 4 tipologie diverse.
Quattro tipologie diverse
Come detto esistono quattro tipi di passaporto diversi e si suddividono in colori. Si parte dal passaporto rosso di cui fa parte anche l’Italia, si prosegue con il passaporto verde che viene adottato da molti paesi di religione islamica; esiste poi il passaporto blu che, ad esempio, è quello che è stato rifilato al Regno Unito una volta uscito dalla Brexit, ed infine il passaporto nero, rarissimo ed appartenente a soli 7 paesi.
Secondo la classifica Passport Index al 1° posto tra i paesi più “potenti” e quindi con un passaporto più aperto, troviamo gli Emirati Arabi. Al 2° posto, insieme a Germania e Spagna c’è anche l’Italia. Il passaporto italiano permette un accesso a 168 paesi sui 193 totali, garantendo accesso completamente libero a ben 21 paesi. In questa speciale graduatoria gli ultimi posti vengono occupati da paesi in conflitto o in crisi come Afghanistan, Iraq, Siria, ed hanno possibilità di varcare il confine di soli 35 stati.
Alla luce di tutte queste considerazioni ecco perché la potenza di questo documento è data anche dalla mobilità con cui ci si può muovere, ovvero dalla quantità di paesi in cui è permesso l’accesso, che in altre parole può essere tradotto come il livello di libertà di ogni abitante del mondo.