Al mare c’è una regola importante: fare attenzione. Il panico nelle spiagge può nascere anche da incontri ravvicinati con un animale velenoso.
Essere sempre aggiornati su chi si può incontrare e sapere come comportarsi in situazione di pericolo è sempre bene tenerlo a mente.
Occhio alla Caravella Portoghese, un animale velenoso
C’è un’esigenza feroce che capeggia nelle menti della maggior parte dei turisti: voglia di mare. Tuffarsi in acqua, sdraiarsi al sole, godersi il panorama, lasciando indietro tutti gli acciacchi di un inverno lunghissimo e spinoso. Così come i due anni di pandemia che non hanno dato tregua.
Eppure, anche in queste situazioni è opportuno fare massima attenzione perché ci si può ritrovare in situazioni spiacevoli in men che non si dica. È il caso degli incontri con animali marini, tanto affascinanti quanto pericolosi, è un attimo scatenare il panico nelle spiagge quando ci si ritrova in queste situazioni, soprattutto se non si sa come gestirle.
Tra i pericoli numero uno, bisogna fare molta attenzione agli animali marini. I più frequenti sono le meduse, che si distinguono in numerose specie, ma bisogna fare attenzione anche alla Caravella Portoghese.
Si tratta di un organismo simile alla medusa, dotato di una sacca galleggiante contenente gas. La sua dimensione varia, passando dai 9 ai 30 centimetri di lunghezza, mentre in altezza può distendersi fino a 15 centimetri. Ma quello che fa più paura e da cui bisogna stare alla larga, sono i suoi tentacoli. Addirittura vengono classificati fra i più lunghi del mondo, toccando quota 20 metri di lunghezza. Nella maggior parte dei casi si assestano intorno ai 10 metri. I tentacoli di questa caravella sono urticanti e velenosi ecco perché è importante riuscire ad evitare ogni tipo di contatto.
Caravella portoghese, cosa succede in caso di puntura
Quando una caravella portoghese entra a contatto con la pelle di un bagnante, la prima sensazione è quella di un forte dolore che arriva a creare delle vere e proprie bruciature sulla pelle. In casi estremi il veleno trasmesso arrivare a causare lo choc anafilattico, ma fortunatamente sono situazioni rare. Altre conseguenze potrebbero essere la febbre, alcune alterazioni delle funzioni cardiache, la nausea ed il mal di testa.
Dove è stata avvistata la Caravella Portoghese?
Ultimamente questa simil medusa, da sempre ben presente nell’Atlantico, è stata avvistata in diverse zone del Mediterraneo, nelle acque di Maiorca, in Spagna ed anche in alcune zone d’Italia. Ad esempio, in questa estate 2022, la Caravella Portoghese è stata avvistata a Reggio Calabria, Villa San Giovanni per l’esattezza, in Sardegna ed anche al largo della Sicilia. È bene che i turisti di queste zone facciano molta attenzione.
Cosa fare in caso di puntura?
Nonostante un livello di attenzione elevato, può capitare che sfortunatamente si entri comunque in contatto con quest’organismo marino. Cosa si fa in questi casi? Innanzitutto bisogna tenere bene a mente che le sue cellule velenose sono molto pericolose e quindi è vietato sottovalutare ogni tipo di situazione. Uno dei rimedi utili in caso di puntura, è quello di usare l’aceto di vino bianco senza essere diluito, tamponare il punto cruciale con una garza ben imbevuta di quest’elemento aiuta moltissimo ad attutire le conseguenze. Nel caso in cui non lo si avesse a portata di mano, si può optare per una qualsiasi soluzione con il 5% di acido acetico, o quanto meno sciacquare la ferita con abbondante acqua salata così da togliere le cellule urticanti rimaste agganciate alla pelle.
È sempre bene in questi circostanze rivolgersi a chi dovere: un bagnino, il personale del lido, e successivamente ad un medico, ma anche la guardia costiera, avvisandola di tenere sotto controllo la spiaggia e soprattutto la zona più vicina alla riva, particolarmente frequentata anche da persone più fragili.