Overbooking: che fare se capita?

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Overbooking: un acerrimo nemico delle vacanze. Se possibile, addirittura peggiore dello smarrimento bagagli. Ma non andate in panico: esistono delle scappatoie per non rovinarsi le vacanze.

State partendo per le vacanze. Siete al settimo cielo e preparate i bagagli pregustando la spiaggia o la città che vi attende. Ma, una volta giunti in aeroporto vi sentite però dire che sul vostro volo (per il quale avevate comprato un regolare biglietto) non c’è posto.

L’overbooking è una pratica molto in voga tra le compagnie aeree che, per assicurasi i voli pieni, vendono più posti disponibili di quelli che realmente ci sono sull’aereo contando (e sperando) che qualcuno rinunci a volare all’ultimo minuto. In questa logica, se nessuno rinuncia al volo, chi tardi arriva male alloggia. Anzi, proprio non parte.

Se maleauguratamente dovesse capitare, che cosa bisogna fare in caso di overbooking?

Tanto per iniziare spetta alla compagnia aerea che vi ha lasciato a piedi il compito di ‘contrattare’ con i passeggeri che sono riusciti ad aggiudicarsi il posto sull’aereo e di convincerli a cedervelo.

Ma se ciò non fosse possibile perché nessuno sull’aereo può cedere il posto, il passeggero rimasto a terra ha diritto a scegliere tra il rimborso del biglietto aereo e partire con un volo alternativo.

La vittima di overbooking ha inoltre diritto a eventuali pasti e pernottamenti (a spese della compagnia aerea) nonché a due (!) telefonate.

Ovviamente la compagnia aerea negligente deve al passeggero appiedato un indennizzo per il negato imbarco, il cui ammontare varia in funzione della lunghezza della tratta aerea.

Cadendo vittima di overbooking le vacanze non iniziano sicuramente con il piede giusto ma avete se non altro la certezza che in qualche modo verrete rimborsati. Magra consolazione? Probabilmente sì, ma pensate che potrebbe capitarvi molto peggio… Gli inconvenienti di una vacanza possono essere molto più tragici.

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