“Niente di simile” era mai stato visto, il dettaglio in questo lago è spaventoso

Il dettaglio in questo lago potrebbe lasciarvi senza parole. Nessuno aveva mai visto niente di simile prima. Cosa?

Il dettaglio nel lago
Il dettaglio nel lago – viaggi.nanopress.it

La natura non finisce mai di stupirci. Purtroppo non sempre in positivo. Ogni giorno giungono a noi notizie disparate circa le conseguenze dei cambiamenti climatici sul pianeta. Conseguenze che spesso però sono dannose per alcune specie. Questa volta andiamo più lontano dal nostro paese per parlare di un qualcosa di mai visto, che riguarda un lago. Vediamo insieme di che si tratta.

Il dettaglio in questo lago che lascia tutti senza parole

Per raccontare questa vicenda dobbiamo viaggiare fino in Inghilterra e precisamente a Swindon. Una graziosa cittadina a sud ovest della Gran Bretagna, che appartiene alla zona dello Wiltshire. Si trova precisamente alle pendici del Marlborough Downs, molto vicina alla bella Bath. Un comune molto interessante che viene citato nel Domesday Book.

Si è sviluppata negli anni grazie alle costruzioni ferroviarie Great Western. E infatti negli anni 2000 qui è stato anche aperto il  “Museum of Great Western Railway”. Questo, insieme allo Swindon Museum and Art Gallery, è una delle principali attrazioni locali. Nella cultura popolare ne avrete certamente sentito parlare all’interno di romanzi di autori come Jasper Fforde (autore della saga di Thusday Next) ed il famoso Mark Haddon. Suo è il celebre Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte.

In queste settimane si sente molto parlare di Swindon per via però di qualcosa definito come “mai visto prima” che riguarda una superficie lacustre. Il dettaglio in questo lago, precisamente il Lake Peatmoor, ha lasciato tutti senza parole.

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Il dettaglio in questo lago – viaggi.nanopress.it

Come riporta la stampa locale, la situazione è grave: centinaia di pesci sono morti all’interno del lago. Una situazione inaspettata e senza precedenti. Pare la motivazione sia da ricercare in una repentina e preoccupante diminuzione dei livelli di ossigeno all’interno dell’acqua.

Qualcosa di talmente improvviso da costringere le autorità addirittura ad impiegare degli aeratori dell’Agenzia per l’Ambiente, così da riportare l’ossigenazione alla normalità. Chi ha assistito alla visione dei pesci morti emersi in superficie, ha parlato di spettacolo straziante.

La tragedia dei pesci del Lake Peatmoor

Immediatamente sono iniziate le indagini per cercare di comprendere come si sia arrivati ad un episodio così grave e mai visto prima. Sono stati dunque prelevati immediatamente dei campioni d’acqua.

Le prime ipotesi ci parlano della presenza di qualche sostanza inquinante, forse fioritura algale. Per gli esperti però si parla ancora solo di una supposizione. Bisognerà attendere i risultati. Il lavoro intorno al Lake Peatmoor ha coinvolto autorità e volontari. I cadaveri dei pesci erano moltissimi e hanno dovuto essere rimossi. E ancora rifornire le pompe per l’ossigenazione, alcune fornite anche da associazioni di pescatori. Insomma una vera iniziativa di solidarietà.

Le autorità in seguito a questa emergenza hanno reso noto a mezzo stampa un numero verde, per sensibilizzare i cittadini di Swindon e dintorni verso questa problematica. Qualora si dovessero avvistare pesci in difficoltà, bisognerà avvisare subito una linea telefonica dedicata.

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Il lavoro dei volontari – viaggi.nanopress.it

Secondo le associazioni dei pescatori che frequentano Lake Peatmoor, la quantità di pesce andato perduto in seguito a questo episodio è enorme. Si parla di un lavoro lungo 40 anni per renderlo così fiorente. I membri affermano stimano che ci vorranno circa 10 anni per ritornare a questi numeri, riportando il lago al suo stato precedente. Così è iniziata una nuova iniziativa solidale.

Le associazioni di pesca hanno lanciato una raccolta fondi per raggiungere la cifra di 100.000 sterline. L’obiettivo è poter così riacquistare alcune specie come orate, lucci e tinche. La maggior parte degli esemplari che si potevano prima avvistare nel lago. E che contribuivano a mantenere anche un buon ecosistema dell’acqua.

Richard Reeves, il vicepresidente del club di pesca con l’amo, ha dichiarato alle colonne della stampa locale: “C’è stato un incredibile nucleo di persone che sono arrivate fino a qui per lavorare molto, molto duramente. Solo grazie a loro abbiamo ancora la possibilità che la pesca possa continuare ed esistere. Ed esistere in questa zona, ma sarà un lavoro molto costoso“. Speriamo di avere buone notizie nelle prossime settimane.

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