Neve in arrivo nel nostro emisfero: “Mai così tanta neve dal 1967” dicono gli esperti. Si teme il cosiddetto effetto albedo.
In un’era dove i cambiamenti climatici e il riscaldamento globale sono all’ordine del giorno, ecco che la crisi del clima si manifesta scatenando fenomeni metereologici estremi.
I dati ufficiali dell’agenzia scientifica americana NOAA (National Oceanic and Atmospheric Administration) ci parlano di un evento che non si registrava dal 1967, da quindi 55 anni a questa parte.
Neve in arrivo nel nostro emisfero: è record
Si prospetta un inverno gelido e rigido. Sono i dati della NOAA a confermarlo e questo spinge i negazionisti del riscaldamento globale ad affermare che questo terribile problema in realtà non sia mai esistito. E invece, è proprio questo fenomeno a innescare l’evento meteo al quale presto potremo assistere.
Dalle immagini satellitari la NOAA ha osservato che nel nostro emisfero già da novembre è presente una copertura nevosa tra le più alte mai registrate in questo periodo dell’anno dal 1967.
I grafici dettagliati del Rutgers Global Snow Lab dimostrano come l’estensione del manto bianco nella parte settentrionale del mondo sia un vero e proprio record.
Alaska, Canada, Russa, Scandinavia ed Europa Orientale sono attualmente ricoperti per ben 42 milioni di chilometri quadrati di neve. La domanda allora sorge spontanea: questo fenomeno può influire sulla rigidità dell’inverno imminente e sulle sue temperature anche in Italia?
Le previsioni e la situazione in Italia
Fino a poco tempo fa le previsioni meteo di dicembre e gennaio mostravano una tendenza delle temperature a essere leggermente sopra la media stagionale. Sempre secondo i dati più vecchi, solo nel mese di febbraio sarebbero tornate a essere nella norma.
Come sappiamo, però, le previsioni a lungo termine possono sempre cambiare in qualsiasi momento, e non essere al 100% attendibili. Fenomeni come quello di cui abbiamo appena parlato, infatti, possono sempre intervenire improvvisamente e cambiare lo stato delle cose.
La grande estensione nevosa potrebbe peggiorare le condizioni metereologiche anche in Italia. Nell’area tra il Canada e la Russia si sta creando una specie di serbatoio gelido enorme che potrebbe dirigersi a sud nel caso in cui le condizioni fossero propense.
Nei prossimi giorni è previsto l’arrivo di un anticiclone russo-siberiano, o anticiclone termico, formatosi grazie al gelo notturno, alla vasta copertura nevosa e alla lontananza dal mare. Questo potrebbe portare gelo estremo e temperature al di sotto zero.
Nevicate in arrivo e effetto albedo
Quando si verifica un’estensione così vasta di copertura nevosa come quella di questo caso, si parla di effetto albedo.
Si tratta di un fenomeno per cui il bianco della neve riflette i raggi del sole che, tornando indietro, non riescono a riscaldare il suolo facendo così disperdere il calore. Tutto questo comporta quindi temperature bassissime anche durante il giorno e gelo durante la notte.
Almeno fino a ieri, 8 dicembre, abbiamo assistito in varie parti d’Italia a una serie di cicloni che hanno provocato ondate di maltempo con piogge e nevicate. Per quanto riguarda i prossimi giorni, bisognerà tenersi aggiornati per capire se le gelide correnti artiche riusciranno ad arrivare anche in Italia.
