Un bambino inglese di soli 10 anni ritrova mentre gioca un antico tesoro dal valore inestimabile. Dopo averlo analizzato, l’oggetto è stato venduto all’asta a una cifra esorbitante.
Chi l’ha detto che bisogna essere archeologi o ricercatori per imbattersi in preziosi tesori che arrivano dritti dritti dal passato? La storia dei vari ritrovamenti da parte di gente comune è piena di nomi di donne e uomini diventati i protagonisti di grandi scoperte.
Alcune di queste avvengono per puro caso, nel bel mezzo di terreni dove in Inghilterra è consentito praticare il Metal Detecting.
L’Inghilterra, il paradiso del Metal Detecting
L’Inghilterra è uno di quei Paesi considerati il paradiso per gli amanti del Metal Detecting. La sua legislazione, infatti, è tra le più favorevoli all’utilizzo di questo strumento tanto che acquistarlo, possederlo e utilizzarlo non è proibito.
In passato questa attività era per lo più praticata da depredatori che andavano in giro a danneggiare i siti archeologici per rubare pezzi di valore e poi rivenderli in modo illecito.
Dal 1996 l’Inghilterra ha però regolamentato il ritrovamento dei beni di interesse archeologico in tutto il Paese.
La legge ha deciso che tutto ciò che è contenuto nel sottosuolo di un terreno privato non appartiene più allo Stato ma al legittimo proprietario del pezzo di terra in questione. Nel caso in cui invece la scoperta avvenga in un terreno non di proprietà, l’oggetto apparterrà automaticamente al suo scopritore.
Secondo la legge, poi, non è obbligatorio che lo scopritore contatti per esempio i musei per esporre il pezzo ritrovato: saranno infatti gli enti museali stessi a chiedere al proprietario la donazione o la vendita stimandone il valore.
Grazie a queste leggi, quindi, in Inghilterra sono tantissimi gli appassionati che organizzano molto spesso delle battute di caccia al tesoro con lo scopo di trovare qualche oggetto di valore da mettere all’asta e dal quale ricavarci un bel gruzzoletto. In molti negli ultimi anni sono riusciti in questa impresa, tirando fuori dal sottosuolo pezzi dall’alto valore economico e storico.
Di recente, il protagonista di una nuova scoperta è stato un bambino di soli 10 anni.
Un bambino di 10 anni ritrova un antico tesoro dal grandissimo valore
Un uomo inglese di nome Paul stava partecipando a una battuta di caccia al tesoro insieme al figlio George, volta alla raccolta di fondi per aiutare i soccorsi sanitari.
Poco dopo l’inizio della caccia, a soli pochi metri di distanza dal parcheggio dal quale aveva da poco preso inizio l’evento, i due hanno sentito il loro metal detector suonare a ritmo costante come se qualcosa si trovasse esattamente sotto di loro.
Padre e figlio hanno iniziato quindi a darsi da fare e scavare per scoprire cosa mai si celasse sotto a quegli strati di terra che li separavano dal loro possibile tesoro.
L’entità dell’oggetto metallico avrebbe potuto essere un flop. I due avrebbero benissimo potuto trovare un pezzo di metallo qualsiasi o un rottame di nessun valore, per questo non avevano in realtà nessuna aspettativa.
Il sigillo medievale della Vergine con il bambino
In realtà, però, quello che era stato sepolto chissà quanto tempo prima da una decina di centimetri circa di terreno era qualcosa di preziosissimo. I due hanno ritrovato un sigillo ovale di origine medievale rappresentate la Vergine con il Bambino.
Il pezzo, straordinariamente bello e databile circa ai primi anni del tredicesimo secolo, sicuramente sarà stato trasportato più volte in più punti differenti durante le arature dei terreni circostanti.
Sul sigillo si legge l’iscrizione “Sigillo del Priorato e del Convento di Butley, di Adam, Canonico regolare”. Da qui gli esperti sono risaliti alla sua origine ecclesiastica. Sarebbe legata probabilmente a una casa religiosa di Woodbridge la cui fondazione risalirebbe al 1171 circa.
L’oggetto di valore è stato di recente venduto all’asta e ha generato un profitto ai due scopritori di ben 4700 euro. Non male!