In questo luogo vivono solo suore di clausura, incredibile vero? Scopriamo questa isola bella e suggestiva, ecco dove si trova.
C’è un’isola di bellezza davvero impareggiabile, tanto da sembrare la location di un film. Un luogo la cui particolarità è rimasta immutata negli anni e contraddistinto da una curiosa vicenda: abitato solo da un gruppo di suore. Sapete dove si trova? Scopriamolo insieme.
Qui vivono solo suore di clausura, dove ci troviamo?
Immaginate di raggiungere un luogo praticamente disabitato fatta eccezione per un ordine religioso. Effettivamente in questa isola vivono solo suore di clausura. Si trova nel nostro paese ed è un posto di rara bellezza.
Forse alcuni di voi potrebbero aver già capito. Si tratta di Isola san Giulio. Immersa nell’atmosfera rilassata e suggestiva del lago omonimo, si trova nella bella provincia di Novara. Aleggia qui una particolare leggenda, che narra che un tempo l’isola fosse solo uno scoglio dove vivevano mostri e serpi. A cacciarli via fu proprio San Giulio nel 390. Grazie al suo bastone, il santo attraversò l’acqua servendosi solo del suo mantello. Qui fondò una chiesa che diede vita ad un vero centro evangelico, fondamentale nell’intera regione.
Effettivamente l’isola ancora oggi è considerata un importante centro spirituale. Merito della basilia romanica, che si trova qui, ma anche di un particolare percorso denominato “Via del silenzio e della meditazione”. Percorrendolo ci si immerge in una vera atmosfera di spiritualità, ma è anche una ghiotta occasione di vedere l’architettura locale. Su tutte il Palazzo dei Vescovi, diverse ville però private, eccezion fatta per Villa Tallone, oggi sede di numerosi concerti di musica classica.
Durante la visita si noterà anche un ristornate con terrazza sul lago ed un negozio di souvenir.
L’Abbazia Mater Ecclesiae
Le suore che vivono qui, e sono le uniche abitanti di questo luogo, risiedono nella abbazia benedettina Mater Ecclesiae. Un luogo aperto ai fedeli tutto l’anno, tanto da ospitar anche gruppi di religiosi.
A renderla celebre anche la sua badessa, la scrittrice Anna Maria Canopi, che se ne è occupata fino al 2018. Attualmente il suo ruolo è invece ricoperto da Maria Grazia Girolimetto. Le suore vivono qui dal 1973. All’inizio erano sei suore guidate dalla Canopi, che arrivarono sull’isola e si insediarono nell’ex palazzo vescovile, per poi trasferirsi nell’abbazia solo nel 1989 quando i membri religiosi andarono via via aumentando.
Ad oggi vivono qui settanta monache benedettine, fedeli a Guglielmo da Volpiano, che nacque proprio sull’isola nel 962, permettendo una rapida diffusione del monachesimo. Grazie all’impegno delle religiose, qui è nato anche un secondo monastero, il Regina Pacis, che ospita 14 monache. La principale attività delle religiose è lavoro di ricerca, principalmente su testi antichi e traduzioni.
Non è tutto perché vengono effettuati anche lavori di restauro di tessuti antichi e confezionamenti di paramenti liturgici. Negli anni la tranquillità delle religiose è stata turbata se così si può dire solo da riprese cinematografiche. Tornatore la scelse per La corrispondenza ad esempio. L’isola di San Giulio è spesso citata anche in letteratura. Lo ha fatto Rodari, ma anche Umberto Eco.