Lasciano casa per vivere in un camper: quanti soldi risparmiano in un anno

Vivere in un camper è possibile? Queste persone hanno lasciato casa per farlo, ed ecco in questo modo quanto risparmiano.

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Il camper come casa – viaggi.nanopress.it

Quante volte, magari stressati dalla quotidianità, abbiamo detto frasi come “ora mollo tutto e vado in giro per il mondo?” Effettivamente c’è chi lo ha fatto davvero, abbandonando la propria abitazione in favore del camper. Una scelta abitativa che certamente avrà i suoi pro e contro. In termini di costi comunque è una opzione che incuriosisce moltissime persone. Quanto si spende? Vediamolo insieme.

Vivere in un camper quanto costa? Ecco quanto si può risparmiare

Vivere lontano da casa è possibile? Quanti di noi avranno desiderato farlo, ma magari si sono limitati a sperimentare solo nell’arco di tempo di una lunga vacanza. Esistono alcuni paesi dove ad esempio vivere in situazioni diverse da quelle del canonico appartamento. Negli Stati Uniti non è strano scegliere di acquistare anche un container.

Vivere in camper, che ne pensate? Sono moltissimi gli italiani che ne acquistano uno, magari anche in multiproprietà, per viaggiare durante le ferie. Gettonati soprattutto in estate. Vi sarà capitato certamente di notarli magari nelle vicinanze di aree campeggio, alcune predisposte anche per consentire di disporre esternamente tavoli o sdraio. O magari nella notte nelle vicinanze delle zone di mare.

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Vivere in un camper, i costi – viaggi.nanopress.it

E se vi dicessimo che alcune persone hanno scelto di optare per la soluzione del camper in favore di una casa canonica? Potrebbe parvi una scelta azzardata, perché certo non deve essere semplice. Implica innanzitutto dover rinunciare a diversi comfort. Per alcuni sembra una soluzione invece più che possibile e che consente di risparmiare moltissimo su mutuo/affitto, costi per utenze. E naturalmente senza dimenticare una svolta ecologica.

Abitare in camper, una scelta sostenibile?

A raccontare nel dettaglio come sia possibile vivere in questa maniera è un profilo TikTok che si chiama “viaggiatoriecologici”. Una coppia che racconta molto dello stile sostenibile che cerca di osservare ogni giorno.

Questo gli permette di viaggiare attraverso luoghi meravigliosi senza mai rimanere troppo a lungo in un posto. Vediamo ora i costi. Acquistare il camper ha comportato un costo di 11.500 euro. Camper ovviamente dotato di pannello solare. Questo gli consente di ridurre l’impatto ambientale dell’utilizzo di energia elettrica. E naturalmente di risparmiare sul costo di questa utenza.

Il gas invece è ancora utilizzato, ma pare che comporti una spesa di soli 30 euro ogni due mese. Considerate ovviamente le esigue dimensioni da dover scaldare e probabilmente impiegato solo per i fornelli. Inoltre scegliendo di fermarsi in apposite aree pensate per i camper, possono tagliare anche il costo dell’occupazione del suolo. E l’arredamento interno? I viaggiatori ci fanno sapere che cuscini, tessili, utensili per la cucina, sono venuti in tutto 250 euro. Niente in confronto a quanto viene arredare un intero appartamento.

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Comfort dentro i camper – viaggi.nanopress.it

Qualcuno potrebbe obiettare che spostarsi in camper non è poi così ecologico, considerato il carburante. Sbagliato! Questo in particolare, così come molti altri, si alimenta con elettricità generata dai pannelli solari. I due inoltre scelgono un posto per soggiornare e lì si spostano il più possibile a piedi. Se sono costretti a lasciare la loro “casa” per prendere un aereo, una volta in loco scelgono solo i mezzi pubblici e non un altro mezzo a carburante per spostarsi.

Infine un dubbio che effettivamente viene a molti: è possibile fermarsi nei parcheggi a lungo? Sì, la legge lo consente, a patto che la vettura non esca fuori dalle delimitazioni e che non ci si accampi, occupando altri posti auto con tavolini e sedie. In ogni caso in ogni città le aree dedicate ai camper sono diverse. E per fare il bucato? Le soluzioni sono due: sfruttare l’acqua delle aree apposite per lavare a mano e stendere all’aria (più praticata in estate). Altrimenti c’è la cara vecchia lavanderia a gettoni, dove lavare ed asciugare comodamente a diverse temperature.

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