Le lacrime di sirena sono arrivate anche sulle spiagge italiane. Ecco cosa sono davvero e da dove hanno origine.
Il mare è pieno di creature che si celano negli abissi e molto spesso attorno ad essi si creano delle storie e delle leggende tra cui anche alcune che vedono come protagonisti delle sirene.
Queste creature, affascinano sia grandi e piccini. Ma ci sono varie storie legate a questa figura e spesso vengono descritte come delle creature crudeli e ammaliatrici che con il loro canto attraggono l’uomo negli abissi per poi cibarsene.
Lacrime di sirena: ecco da dove hanno origine
In altri racconti, invece, sono creature affascinanti e docili a volte molto gioiose e attratte dalla vita degli umani. Come accade nella fiaba de La Sirenetta di Andersen fonte d’ispirazione per il lungometraggio Disney omonimo.
A maggio, nelle sale cinematografiche approderà anche una versione live action di questo classico d’animazione. Ma ad arrivare in Italia non è solo il film su La Sirenetta ma anche le sue lacrime.
In particolare, queste si possono trovare sulle rive delle spiagge e somigliano a dei piccoli pezzi tondeggianti di polistirolo, a volte anche colorati. E proprio per la loro piccola dimensione sono stati rinominati da Green Peace come lacrime di sirena.
La loro origine, però, purtroppo non ha nulla di fantastico e di magico ma al contrario riguarda un problema molto serio che da molti anni è presente nelle acque di tutto il mondo.
Queste lacrime di sirena, non sono altro che micro-granuli di plastica che derivano dalla raffinazione del petrolio e da altri tipi di idrocarburi, come i gas fossili che vengono riversati nei mari.
Il motivo della loro formazione
Per via della presenza di impianti petrolchimici, in tutta Europa, ogni anni si conta un totale di 167.000 di tonnellate di microplastica che vengono rinvenute nelle acque e tra questi Paesi c’è anche l’Italia.
Tra gli impianti petrolchimici che hanno causato tutto questo inquinamento a livello europeo, spunta anche quello di Brindisi che non è esente dalla responsabilità della formazione delle lacrime di sirena.
Anche altri fattori sono responsabili di questo fenomeno e dello stesso inquinamento dei mari, come ad esempio gli oggetti inquinanti che vengono rilasciati dalle navi in transito o durante le operazioni di carico e scarico.
Basta che ci sia anche solo un piccolo foro nel sacchetto che contiene materiali inquinanti e il danno è fatto e la loro forma sottile fa si che si disperdano in acqua in maniera facile diffondendosi a macchia d’olio.
In questo modo si formano le lacrime di sirena che possono essere scambiati dai pesci per uova o prede da mangiare così si nutrono di materiali che sono tossici e non riescono a rimanere in vita dopo averli ingeriti.
Per tutti questi motivi, le aziende petrolchimiche, dovrebbe rivedere i suoi principi etici, che sono alla base del loro lavoro e iniziare a indirizzare l’obiettivo dell’azienda in una maniera più sostenibile e che rispetti gli ambienti e la salute della fauna e della flora marina.